Google Chrome 23: Do-Not-Track, più o meno

Google annuncia Chrome 23: la nuova versione prevede il Do-Not-Track, ma tale funzione è disabilitata di default.
Google annuncia Chrome 23: la nuova versione prevede il Do-Not-Track, ma tale funzione è disabilitata di default.

Google ha rilasciato la 23esima versione ufficiale di Google Chrome, il browser nato nei laboratori di Mountain View e che in pochi anni ha rivoltato il settore spostando il baricentro dal duopolio IE/Firefox ad una guerra a tre in cui Chrome è oggi la lepre da inseguire.

La nuova release introduce nel browser due caratteristiche su tutte: l’accelerazione grafica sui video tramite GPU ed il Do-Not-Track. La prima novità consente migliori performance al cospetto di un minor dispendio energetico, consentendo così una maggior durata per i device alimentati da batteria. La seconda novità è invece un piccolo e parziale passo indietro che porta sul browser una misura a tutela della privacy e contrario agli interessi stessi del gruppo.

Se Google porta il Do-Not-Track sul proprio software è anzitutto per rispondere alla pressione che Internet Explorer e Firefox stanno facendo sul tema, mettendo così Chrome all’angolo e costringendo Google ad agire a tutela della propria utenza. Il passo è però parziale poiché in realtà il Do-Not-Track è sì contemplato dalla nuova release, ma è agli effetti disabilitato di default all’installazione. Soltanto una scelta volontaria e proattiva dell’utente, insomma, consente di evitare il tracciamento da parte dei server interessati a seguire le azioni e le scelte dell’utente a fini promozionali. Non solo: un click sull’apposita icona al fianco dell’url del sito contattato consentirà di capire nel dettaglio quali siano i permessi concessi al sito stesso, potendo costantemente monitorare quali dati siano rilasciati, quali plugin siano attivati, eccetera.

Oltre alle novità citate, Google prevede all’interno di Chrome 23 una serie di correttivi di sicurezza a cui corrisponde un controvalore pari a 9 mila euro elargiti a credito e ringraziamento di coloro i quali hanno segnalato la scoperta di specifiche vulnerabilità all’interno del browser.

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