Regno Unito, Google scende sotto il 90%

Per la prima volta negli ultimi 5 anni, il motore di ricerca di Mountain View possiede una quota di mercato inferiore al 90% nel Regno Unito.
Per la prima volta negli ultimi 5 anni, il motore di ricerca di Mountain View possiede una quota di mercato inferiore al 90% nel Regno Unito.

Il dato comunicato da Experian Hitwise non dovrebbe preoccupare più di tanto Google, ma è comunque una notizia per certi versi inattesa. Per la prima volta negli ultimi cinque anni, la quota di mercato del motore di ricerca di Mountain View è scesa al di sotto del 90% nel Regno Unito. Google continua a monopolizzare il settore, ma i principali concorrenti mostrano timidi segnali di ripresa, in particolare Microsoft Bing che si avvicina al traguardo del 5%.

Le statistiche pubblicate da Experian Hitwise, relative alle ricerche effettuate nel mese di ottobre, riportano una quota di mercato pari all’89,33% per Google, inferiore dell’1,41% rispetto al mese precedente (90,74%) e dell’1,9% rispetto all’anno scorso (91,02%). Nello stesso periodo, i suoi tre principali concorrenti hanno invece incrementato leggermente il proprio market share.

Microsoft, in particolare, sembra aver beneficiato del lancio di Windows 8 che utilizza Bing come motore di ricerca predefinito. Ad ottobre le ricerche online per Windows 8 sono cresciute del 120%. Grazie alle vendite del nuovo sistema operativo (e del corrispettivo mobile Windows Phone 8), l’azienda di Redmond dovrebbe ulteriormente rosicchiare qualche punto percentuale a Big G. Attualmente su Bing vengono effettuate il 4,71% delle ricerche, pari ad un +0,72% rispetto a settembre e ad un +0,86% rispetto al 2011. Grazie all’accordo sottoscritto nel 2009 (recentemente rinnovato fino al 2013) tra Microsoft e Yahoo, tutti i siti dell’azienda guidata da Marissa Meyer (ex dirigente di Google) utilizzano le tecnologie di Bing. Sommando quindi le due quote, la percentuale supera l’8%.

Chiaramente Google possiede un enorme vantaggio sui rivali nel Regno Unito. Il suo motore di ricerca viene usato 18 volte in più rispetto a tutti gli altri messi insieme. Sopratutto per Microsoft questi dati sono però incoraggianti, in quanto potrebbero innescare un effetto a cascata anche sugli altri mercati. Per il momento a farsi notare è  semplicemente il dato numerico, sottile incrinatura all’interno di un castello ancora estremamente solido.

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