Street View e arte si fondono in Metapanoramas

Dipinti interattivi grazie alla tecnologia di Google Street View: ecco Metapanoramas, la brillante intuizione di un artista e programmatore.
Dipinti interattivi grazie alla tecnologia di Google Street View: ecco Metapanoramas, la brillante intuizione di un artista e programmatore.

C’è chi sfrutta le API messe a disposizione da Google per Maps e Street View con l’obiettivo di integrare le due piattaforme nelle proprie applicazioni, chi per mostrare una cartina sul proprio sito Web e chi per creare dei veri e propri dipinti interattivi. È questa l’idea di Raul Moyado Sandoval, programmatore e artista che con il progetto Metapanoramas ha sfruttato la tecnologia messa a disposizione da bigG in modo decisamente creativo e originale.

Come spiegato sul proprio sito ufficiale, l’obiettivo è quello di utilizzare il motore che permette di visualizzare le immagini a 360 gradi di Street View per consentire a chi naviga di abbattere i limiti imposti dalla bidimensionalità della pittura tradizionale. In altre parole, Moyado è riuscito a creare dei dipinti capaci di “avvolgere” l’osservatore, proprio come accade con le fotografie scattate dalle Google Car in tutto il mondo e poi assemblate nel servizio di Mountain View. Basta un click per spostarsi in qualsiasi direzione, oppure per zoomare su un determinato dettaglio.

Metapanoramas: Google Street View incontra l'arte grazie al progetto di Raul Moyado Sandoval

Metapanoramas: Google Street View incontra l’arte grazie al progetto di Raul Moyado Sandoval

Grazie all’utilizzo del motore di Street View è possibile vedere ed esplorare da angolazioni multiple nuovi mondi pittorici, creati dalla mente e dall’interpretazione dell’artista. L’obiettivo del progetto è quello di fornire un’esperienza del tutto nuova che avvicini pittura e tecnologie Web: da questo punto di vista le API di Google Maps spalancano le porte a nuovi scenari.

Il processo di creazione di questi dipinti ha qualche punto in comune con le tecniche utilizzate nella pittura tradizionale. La fase conclusiva però, quella in cui è necessario assemblare le immagini per creare una sorta di mondo a 360 gradi, necessita di lasciar da parte pennelli e tela per concentrarsi su mouse, tastiera, HTML5 e javascript. Quanto mostrato finora non è che la punta dell’iceberg, per un progetto che l’artista ha intenzione di perfezionare ed evolvere in futuro. Un’ennesima dimostrazione delle potenzialità messe a disposizione dalle nuove tecnologie, anche quelle legate al Web: ancora una volta l’unico limite è rappresentato dalla fantasia.

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