Apple: 9 modi per investire i 137 miliardi di cash

100.000 case di lusso a Manhattan, 437 dollari per ogni americano e altro ancora: ecco come Apple può spendere 137 miliardi cash anziché in dividendi.
100.000 case di lusso a Manhattan, 437 dollari per ogni americano e altro ancora: ecco come Apple può spendere 137 miliardi cash anziché in dividendi.

Tempo di bagarre in quel di Cupertino, con Apple e Greenlight Capital contrapposte sull’emissione di azioni privilegiate, quindi sulle modalità di investimento di quei 137 miliardi di dollari di liquidità di cui la società dispone. Tra accuse, battaglie legali e ribattute pubbliche, sono in molti a chiedersi cosa si potrebbe fare con un bottino così ricco. Mentre la società temporeggia annunciando di non aver ancora ben deciso come investire il suo denaro, l’Economic Times propone 9 simpatiche alternative per rispondere all’annosa questione dei dividendi.

La prima proposta, ovviamente solo ipotetica, è quella di consegnare un assegno da 437 dollari a ogni singolo americano. Ovviamente la liquidità è ad appannaggio esclusivo degli investitori, ma una simile idea ben rende l’idea di quanto grandi siano i fondi dell’azienda.

Allo stesso modo, con 137 miliardi di dollari la Mela potrebbe decidere di comprare ben 213 milioni di iPhone 5, consegnandone uno per ogni abitante del Texas e delle città sulle rive del Mississipi. In alternativa, Cupertino potrebbe decidere di comprare Facebook, Twitter, Linkedin, Blackberry e Yahoo. Contemporaneamente.

Il tesoro miliardario di Apple potrebbe aiutare l’azienda anche a raggiungere il cielo, letteralmente parlando. Se si sovrapponessero l’una sopra l’altra le singole banconote da un dollaro, si raggiungerebbe un’altezza di 9.300 miglia. Una distanza ben 38 volte più alta della Stazione Orbitante Internazionale ISS. Se invece in quel di Cupertino si preferisse mantenere i piedi ben ancorati sulla Terra, si potrebbe optare per 100.000 appartamenti di lusso in quel di Manhattan, per ospitare dalle 200.000 alle 500.000 persone.

Apple si è da tempo dimostrata molto interessata al settore educational, si pensi alla “rivoluzione” dei libri digitali, a iTunes U e molto altro ancora. Perché, allora, non alimentare la scuola e la ricerca a stelle e strisce con un corposo assegno? Con 137 miliardi di dollari, la Mela coprirebbe l’intera spesa federale in istruzione per ben un biennio.

E cosa sarebbe Apple senza i suoi dipendenti, dai designer di grido come Jonathan Ive fino al più recente ragazzo assunto in uno store sparso per il globo? Con la sua liquidità attuale, Apple potrebbe consegnare un bonus di 1,7 milioni di dollari a ogni singolo dipendente, addetti delle pulizie compresi. In alternativa, potrebbe duplicare gli investimenti degli USA in aiuti umanitari per il terzo mondo.

La vera risposta all’annosa domanda sui possibili usi di quei 137 miliardi di dollari, però, trova soluzione nell’ultimo dei consigli dell’Economic Times: consegnare un assegno da 145 dollari per azione in dividendi, qualora l’azienda decidesse di spendere il suo intero bottino. Probabilmente gli investitori si accontenterebbero anche di cifre più basse, purché Apple faccia finalmente la sua mossa.

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