Google Now anche su iPhone e iPad?

L'assistente virtuale Google Now lanciato con Jelly Bean nel mondo Android potrebbe abbracciare anche iPhone e iPad: lo svela un filmato comparso in Rete.
L'assistente virtuale Google Now lanciato con Jelly Bean nel mondo Android potrebbe abbracciare anche iPhone e iPad: lo svela un filmato comparso in Rete.

Che ci siano novità in arrivo per Google Now è ormai certo da tempo, che alcune di queste riguardino l’ecosistema iOS rappresenta invece una vera e propria sorpresa. È quanto svelato da un video pubblicato nella notte su YouTube e subito rimosso, ma ancora visibile grazie all’attenta redazione di Engadget che lo ha salvato e rimesso in streaming prima dell’eliminazione. Nel filmato, realizzato in pieno stile Google, si parla del debutto su iPhone e iPad per l’assistente tuttofare introdotto lo scorso anno nell’universo Android con la release Jelly Bean.

Le funzionalità offerte dalla versione destinata a smartphone e tablet di Cupertino sono le stesse già viste sui dispositivi con piattaforma mobile di bigG: indicazioni stradali fornite in automatico all’utente, previsioni meteorologiche, aggiornamenti sull’orario dei voli, convertitore di valuta, traduzione in tempo reale, risultati dei match sportivi, film in programmazione nelle sale, ristoranti nelle vicinanze e molto altro ancora. Per lanciare l’app l’interazione richiesta è la stessa già vista su Android: basta scorrere un dito dalla parte bassa dello schermo verso l’alto.

[youtube]2uJAwhdRfC8[/youtube]

L’ipotesi che si possa trattare di un falso ben realizzato non è del tutto da escludere, anche se l’1 aprile è ancora lontano e la voce femminile utilizzata sembra la stessa già sentita nel video ufficiale di presentazione di Google Now, rilasciato da bigG nel giugno scorso e visibile di seguito.

[youtube]pPqliPzHYyc[/youtube]

Proprio ieri si è parlato del possibile arrivo della tecnologia anche nel browser Chrome per sistemi operativi Windows e sulla piattaforma Chrome OS. L’obiettivo di Google sembra dunque essere quello di non limitare le funzionalità del proprio assistente virtuale al mondo Android, ma renderle disponibili a quanti più utenti possibile, indipendentemente dalla tipologia del dispositivo utilizzata.

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