Xbox One, Kinect è dieci volte più potente

Secondo Nick Burton di Rare, la nuova versione del motion controller Kinect in dotazione a Xbox One è dieci volte più potente rispetto alla precedente.
Secondo Nick Burton di Rare, la nuova versione del motion controller Kinect in dotazione a Xbox One è dieci volte più potente rispetto alla precedente.

Come già ampiamente descritto, una delle novità più importanti legate alla console next-gen Xbox One è rappresentata dalla seconda generazione di Kinect. Il motion controller è stato completamente ridisegnato e riprogettato, per offrire un riconoscimento vocale e dei movimenti migliorato sotto ogni punto di vista. La differenza con il predecessore sarà evidente, come afferma anche  Nick Burton, New Technology Development Lead della software house Rare al lavoro sul titolo Kinect Sports Rivals.

Secondo Nick, il sensore Kinect in dotazione a Xbox One è dieci volte più potente rispetto al predecessore. Può riconoscere un polpastrello delle dita a tre metri di distanza, una precisione impossibile con la prima generazione della periferica. Inoltre, il suo più ampio campo di tracking permette di monitorare più giocatori anche a distanze più brevi.

È quanto riporta un articolo comparso su Xbox Wire, in cui si parla anche del gameplay proposto dal gioco in questione: non sarà più sufficiente compiere gesti approssimativi per assicurarsi la vittoria, ma ogni minimo movimento verrà registrato e andrà a influenzare l’esito dei match. Ad esempio, ruotare più o meno velocemente il polso avrà conseguenze dirette sull’accelerazione della moto d’acqua, mentre il posizionamento esatto delle mani decreterà il successo o il fallimento durante le arrampicate sulle pareti rocciose.

La funzionalità Champions, inoltre, consentirà al giocatore di posizionarsi di fronte a Kinect e lasciare qualche attimo al sensore per riconoscere con accuratezza i tratti somatici del viso, la capigliatura, il colore della pelle, la struttura del corpo e persino le espressioni, riproducendo il tutto istantaneamente e in modo automatico su un atleta virtuale. Non è tutto: Ken Lobb, Creative Director di Microsoft Studios (uno dei creatori del primo Killer Instinct), spiega come la possibilità di riconoscere i giocatori permetterà di caricare in pochi attimi profili o configurazioni personalizzate salvate con Xbox One, ad esempio per quanto riguarda la mappatura dei pulsanti da utilizzare in un picchiaduro.

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