PC, situazione europea disastrosa

L'Europa è l'epicentro della crisi del mercato PC. Malissimo le vendite dei desktop e dei notebook, soprattutto di Acer, ASUS e HP. Bene invece Lenovo.
L'Europa è l'epicentro della crisi del mercato PC. Malissimo le vendite dei desktop e dei notebook, soprattutto di Acer, ASUS e HP. Bene invece Lenovo.

Se le vendite dei PC a livello globale vanno male da diverso tempo, in Europa vanno malissimo. Il Vecchio Continente è infatti l’epicentro della crisi di tale segmento di mercato, sofferente a causa della crescente e massiccia diffusione delle tavolette digitali, soprattutto dell’iPad e di quelle basate su Android.

È Gartner a riportare la situazione disastrosa del mercato PC, spiegando come in tutto il globo le vendite di computer, ultrabook e notebook siano diminuite del 10,9%, ma in Europa di quasi il doppio, del 19,8%. Insomma la fotografia di tale segmento non è di certo entusiastica se paragonata a un anno fa, anzi: in Europa, hanno registrato un calo tutte le tipologie di computer, ovvero sia portatili che desktop, in flessione rispettivamente del 23,9% e del 12,2%. In calo anche le vendite dei PC dedicati al mercato business (-13,5%), mentre quelle del mercato consumer sono diminuite del 25,8%.

Sono Acer e ASUS quei due produttori ad aver registrato le peggiori performance, subendo dunque più degli altri la crisi dei PC. Le vendite dei prodotti Acer hanno visto una flessione del 44,7%, mentre quelli ASUS del 41,7%. Male anche la più recente distribuzione dei device HP (Hewlett-Packard), che nonostante resti il leader del mercato, ha visto un calo pari al 17,4%. Dell ha perso solo l’1,1%, mentre l’unico produttore a non veder crisi in Europa è Lenovo, che ha anzi incrementato le vendite dei propri PC del 18,9%.

Secondo Gartner, la colpa di tale situazione sfavorevole è attribuibile alla morte dei netbook e al fatto che le quote di mercato che tali device detenevano prima, sono state ore guadagnate dai tablet, e non dai PC tradizionali. Inoltre, il calo europeo sarebbe stato alimentato anche dalla riduzione dell’offerta di nuovi PC da parte dei vendor, avvenuta a causa del passaggio verso Windows 8.1 e ai prodotti basati sul chip Intel Haswell di nuova generazione.

Secondo Escherich di Gartner, la situazione potrebbe migliorare nel quarto trimestre dell’anno, quando dovrebbero debuttare nei negozi «alcuni nuovi interessanti PC basati su Windows 8.1, con form factor più sottili e una migliore durata della batteria grazie ai processori Intel Haswell». Potrebbe però esservi un problema: «questi PC andranno in concorrenza con i tablet di fascia alta», e non con quelli della fascia bassa, attualmente quelli in grado di riscontrare un maggior successo.

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