L'Italia è più social degli Usa

Secondo una ricerca, la penetrazione dei social in Italia è superiore del 3% a quella americana. La differenza sta negli over 50.
Secondo una ricerca, la penetrazione dei social in Italia è superiore del 3% a quella americana. La differenza sta negli over 50.

Italia, paese di fanatici dei social. Secondo una ricerca dell’agenzia LiveXtension, l’Italia è più social persino degli Stati Uniti. Confrontando i dati sull’utenza Internet americana del Pew Research 2013 con quelli di Audiweb emerge che la penetrazione dei social network in terra americana è del 72% e in Italia è del 75%: con 20.597.000 italiani che utilizzano almeno un sito tra Facebook, Twitter, Linkedin, Tumblr, Instagram e Pinterest, il Belpaese si fa forte dei non più giovanissimi.

Sì, la differenza tra le due nazioni – non confrontabili su molti altri versanti della Rete – è dovuta allo strano fatto che la popolazione più anziana è decisamente meno digitale che altrove nell’utilizzo generale del web, ma quando vi accede è quasi sempre in modalità social. Oltre il 60% degli internauti italiani over 64 ha un account su un social network, mentre negli Usa sono solo il 43%. Per quanto riguarda invece la fascia d’età 50-64, il 60% degli americani usa i social, mentre in Italia è il 75%.

Una verifica ulteriore di questo fenomeno è stata effettuata da LiveXtension – stupita anch’essa del risultato – confrontando i dati relativi al mese di luglio 2013 di Nielsen USA e di Audiweb per quanto riguarda l’uso dei social network. Pur con qualche differenza rispetto ai dati di Pew Research, il gap rimane. Ma cosa significa?

La penetrazione dei social sul totale dell’utenza: da notare l'inversione di tendenza quando si supera la soglia dei 50 anni di fascia d'età.

La penetrazione dei social sul totale dell’utenza: da notare l’inversione di tendenza quando si supera la soglia dei 50 anni di fascia d’età.

La socialità non corrisponde all’estensione migliore della Rete

La sociologia, anche in epoca pre-Internet, ha sempre evidenziato la natura più sociale dei paesi come l’Italia rispetto a quelli anglosassoni. La Rete non ha cambiato queste caratteristiche, quindi quel che all’apparenza può sembrare contradditorio è perfettamente plausibile, soprattutto considerando l’invecchiamento della popolazione. La minore penetrazione del web in Italia – per i noti problemi infrastrutturali e culturali – non impedisce una spiccata attenzione a ciò che alimenta le relazioni sociali. Un uso forse meno concreto, meno consapevole della Rete, ma comunque massivo. Che piaccia o meno l’Italia è più social grazie ai padri e ai nonni di coloro che dovrebbero essere i nativi digitali.

Facebook sopra tutti

Naturalmente in questo contesto è molto forte il social per eccellenza, Facebook. Come giustamente sottolinea la ricerca, rilevando gli accessi dai soli pc e non dai dispositivi mobili (che saranno integrati in Audiweb nel 2014) si tende inevitabilmente a sottostimare Twitter e Instagram, ma nel complesso i numeri non tradiscono e sono diversi da quelli americani anche in questo caso. Là esiste una notevole vitalità da parte delle altre piattaforme, che le porta ad avere numeri e diffusione davvero significativi: lo share di Twitter è al 15,24%, Linkedin è al 18,6%, Pinterest al 12,86%, Tumblr all’11,56%.
I più social siamo noi, ma forse nella maniera sbagliata?

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