Bip Mobile, nuove accuse contro Telogic

Torna a farsi sentire Bip Mobile con nuove pensati accuse contro Telogic. Confermata la richiesta all'AGCOM per la riattivazione delle chiamate in entrata
Torna a farsi sentire Bip Mobile con nuove pensati accuse contro Telogic. Confermata la richiesta all'AGCOM per la riattivazione delle chiamate in entrata

La vicenda Bip Mobile sta assumendo i contorni di una vera e propria soap opera. Nella giornata di ieri, chi provava ad accedere all’indirizzo dell’home page dell’operatore virtuale, poteva leggere un nuovo e lunghissimo comunicato stampa che oltre a fare il punto della situazione, confermando quanto già emerso nei giorni scorsi e cioè che è stata fatta formale richiesta all’AGCOM di ripristinare almeno le chiamate in entrata, lanciava nuove e pesanti accuse verso Telogic.

Bip Mobile spiega innanzitutto, dal suo punto di vista, tutti i dettagli sul mancato accordo di vendita con Terra SPA. Come noto, l’azienda proprietaria di Telogic aveva fatto sapere di aver provato ad acquistare anche Bip Mobile ma che al momento della firma dal notaio per formalizzare l’operazione, la dirigenza di Bip Mobile non si era presentata. Bip Mobile, nel suo lungo comunicato stampa, asserisce come l’accordo con Terra non fu mai raggiunto in quanto non fu mai trovato l’accordo su alcuni punti non negoziabili.

La verità è che non fu MAI raggiunto alcun accordo poiché, sin da subito, per il tramite dei nostri legali, avevamo chiaramente manifestato l’esigenza che l’accordo prevedesse alcune condizioni non negoziabili a tutela dei dipendenti di BIP e della continuità del servizio verso i clienti, proprio per consentire a Bip di affrontare un percorso giudiziale per la soluzione della crisi di liquidità che destinasse tutte le risorse dell’impresa alla soddisfazione dei creditori di questa, non a vantaggio di chi (Terra) aveva intenzione di rilevare l’azienda.

Per Bip Mobile, le condizioni che voleva imporre Terra SPA per l’acquisto erano inaccettabili.

1. Terra pretendeva di affittare inizialmente l’intera azienda di Bip pagando un canone mensile di soli 6.000 euro al mese, riservandosi la mera facoltà di acquistare successivamente l’intera azienda per soli 1,5 milioni di euro! Ciò non avrebbe assolutamente consentito alcuna dignitosa soddisfazione dei creditori di BIP;
2. durante i mesi di trattative, Terra aveva formulato un’offerta lavorativa al capo tecnico di BIP, sottraendolo all’azienda;
3. nel frattempo, all’insaputa di Bip, Terra aveva rilevato Telogic (dal fallimento della controllante danese) divenendone unico socio.

Per l’operatore virtuale, il distacco delle linee è stata dunque una sorta di “vendetta” da parte di Terra SPA per non aver raggiunto l’accordo.

Bip Mobile continua poi con le accuse, sottolineando come sia vero che il credito delle SIM ancora attive venga continuamente eroso dal rinnovo delle opzioni tariffarie sottoscritte, nonostante le linee sia staccate, ma questo solo a causa della gestione tecnica della piattaforma di Telogic. Secondo Bip Mobile, AGCOM avrebbe chiesto a Telogic non solo di risolvere il problema ma anche di restituire il credito eroso.

Infine, l’operatore virtuale ringrazi i suoi clienti, confermando che si batterà con tutti i mezzi sino alla fine.

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