Google testa gli ISP con Video Quality Report

Google presenta Video Quality Report, un servizio per testare la qualità della propria connessione Internet sfruttando l'infrastruttura di YouTube.
Google presenta Video Quality Report, un servizio per testare la qualità della propria connessione Internet sfruttando l'infrastruttura di YouTube.

Ancora una novità da Google. Questa volta si tratta di uno strumento utile per testare la qualità della connessione Internet messa a disposizione dal proprio ISP, basandosi sull’infrastruttura di server che gestisce il funzionamento di YouTube. Si chiama Video Quality Report ed è al momento disponibile in esclusiva per gli utenti canadesi. In futuro l’accesso sarà consentito anche altrove, ma per il momento l’esecuzione del test non può essere effettuata nel nostro paese.

Per stabilire le performance della linea, Google utilizza i dati relativi a come l’operatore gestisce il flusso video dei filmati in alta definizione. Il rating è fornito su base territoriale: in altre parole, se in una determinata zona l’ISP è in grado di trasferire senza intoppi il 90% delle clip in formato 720p, otterrà la certificazione “YouTube HD Verified”. In caso contrario verranno valutate le prestazioni con i video SD (standard definition) e LD (lower definition). Come ben visibile dall’immagine allegata di seguito, al termine della prova viene mostrato un grafico in cui è indicata la banda disponibile per l’utenza nei diversi momenti della giornata, evidenziando così quando si verificano sovraccarichi o rallentamenti e quando invece tutto procede nel migliore dei modi.

I risultati del test effettuato con lo strumento Video Quality Report di Google a Toronto

I risultati del test effettuato con lo strumento Video Quality Report di Google a Toronto

Intervenuto sulle pagine del Financial Post, Shiva Rajaraman (director of product management di YouTube) ha dichiarato che gli obiettivi di un progetto come Video Quality Report sono due: il primo consiste nel mettere a disposizione degli utenti uno strumento affidabile e di facile interpretazione per testare le performance degli ISP, mentre il secondo è offrire agli stessi operatori un sistema attendibile per certificare la qualità del servizio commercializzato. Al momento non è dato a sapere quando l’iniziative sarà estesa ad altri paesi.

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