Google: più informazioni sui siti Web nelle SERP

A partire da oggi, Google fornisce informazioni dettagliate sui siti Web direttamente nelle pagine dei risultati, grazie ai dati del Knowledge Graph.
A partire da oggi, Google fornisce informazioni dettagliate sui siti Web direttamente nelle pagine dei risultati, grazie ai dati del Knowledge Graph.

Le pagine dei risultati mostrate oggigiorno da Google in seguito ad una ricerca appaiono ben diverse se confrontate con quelle di alcuni anni fa. Le SERP non si limitano più a visualizzare un semplice elenco di collegamenti a pagine Internet relative alla query digitata, ma vengono affiancate da link a notizie recenti, immagini, elementi suggeriti dai propri contatti sui social network e box con informazioni dettagliate da consultare senza ulteriori click.

Buona parte di questi elementi è legata all’implementazione del Knowledge Graph, una sorta di tecnologia che mette in relazione tra di loro le informazioni, fornendole a chi naviga in un formato semplice da consultare. Anche la novità introdotta oggi è resa possibile da questo sistema: come annunciato sul blog ufficiale, a partire da queste ore è possibile ottenere informazioni sui siti Web che si stanno per visitare, ancora prima di fare click su uno dei risultati.

Per aiutarvi a saperne di più a proposito dei siti che compaiono nei risultati delle vostre ricerche, da oggi potete leggere informazioni sui portali direttamente nelle pagine dei risultati, utilizzando Google su un computer desktop.

Da oggi è possibile consultare informazioni sui siti Web che compaiono nelle SERP di Google, direttamente dalle pagine dei risultati

Da oggi è possibile consultare informazioni sui siti Web che compaiono nelle SERP di Google, direttamente dalle pagine dei risultati

Lo screenshot allegato fornisce l’esempio perfetto per spiegarne il funzionamento. Cercando “Civil War Battlefields”, a fianco di alcuni link è visualizzato il nome del sito di destinazione con un font grigio: basta un click per far comparire un box che mostra il nome del portale (“Civil War Trust”), la tipologia (in questo caso “organizzazione no profit”), una breve descrizione (tratta da Wikipedia) e l’anno di fondazione. Così come spesso accade per Google, la funzionalità è in fase di rollout e potrebbe impiegare diverso tempo prima di raggiungere tutti i territori.

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