Xbox One: iniziano i test sui giochi scontati

Con Ryse, Microsoft inizia a sperimentare il taglio di prezzo dei giochi digitali per Xbox One. Per ora l'offerta è temporanea.
Con Ryse, Microsoft inizia a sperimentare il taglio di prezzo dei giochi digitali per Xbox One. Per ora l'offerta è temporanea.

Microsoft aveva già anticipato l’intenzione di rendere i prezzi dei giochi digitali per Xbox One più competitivi e ha appena iniziato a sperimentare tale novità con Ryse: Son of Rome, che a partire da oggi subisce un taglio di prezzo. Il gioco costa 39,99 dollari negli Stati Uniti e 34,99 sterline nel Regno Unito, come ha fatto sapere l’azienda attraverso un tweet condiviso da Mike Ybarra.

Il manager ha chiarito che l’iniziativa arriva in risposta alle richieste dei possessori di Xbox One circa la possibilità di acquistare giochi meno costosi in digitale rispetto alla versione retail, ma si tratta tuttavia di un’offerta temporanea che durerà fino al 24 febbraio. Non vi è ancora alcuna comunicazione circa eventuali modifiche alla prezzistica dello store digitale italiano ma Microsoft ha reso noto che dal 25 al 27 febbraio vi saranno ulteriori sconti dedicati ai contenuti aggiuntivi di Ryse. La mossa arriva in vista del lancio del DLC Mars Chosen Pack, che sarà disponibile a partire dal 28 febbraio e che introdurrà nuove mappe, una nuova skin personalizzata e una nuova modalità di sopravvivenza cooperativa.

Ryse: Son of Rome rappresenta dunque il primo esperimento per il calo di prezzi dei giochi digitali per Xbox One, dunque nelle prossime settimane dovrebbero giungere altre offerte a riguardo. L’obiettivo del gigante statunitense è quello di capire se, in tal modo, è possibile invogliare la clientela a optare per il digitale invece che sul retail, proponendo appunto giochi più convenienti a livello economico.

Si ricorda che Larry Hryb (alias Major Nelson), a capo della divisione Xbox LIVE, aveva reso noto nel mese di gennaio che Microsoft avrebbe modificato i prezzi dei titoli digitali per renderli maggiormente competitivi. «È sulla lista delle cose da fare», aveva spiegato, anticipando dunque una novità che in effetti è giunta a sole tre settimane dall’anticipazione.

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