Nessuna offerta da Google per WhatsApp

Sundar Pichai, dal MWC 2014 di Barcellona, smentisce qualsiasi ipotesi su un'offerta formulata in passato da Google per l'acquisizione di WhatsApp.
Sundar Pichai, dal MWC 2014 di Barcellona, smentisce qualsiasi ipotesi su un'offerta formulata in passato da Google per l'acquisizione di WhatsApp.

“Semplicemente falsa”. Così Sundar Pichai, numero uno delle divisioni Android, Chrome e Google Apps, ha etichettato le indiscrezioni trapelate sul Web nei giorni scorsi in merito all’interessamento del motore di ricerca nei confronti di WhatsApp. Secondo le voci di corridoio, Google avrebbe offerto 10 miliardi di dollari per fare proprio il software dedicato alla messaggistica istantanea, una cifra di gran lunga inferiore rispetto ai 19 miliardi messi sul piatto poi da Facebook.

La smentita è giunta dai padiglioni del Mobile World Congress 2014 che si chiude oggi a Barcellona. Nel suo intervento alla fiera, Pichai ha ammesso che in passato le due aziende sono entrate più volte in contatto per accordarsi sulla possibilità di lavorare fianco a fianco, senza però mai arrivare alla formulazione di una vera e propria offerta. Ecco riportata di seguito la dichiarazione raccolta dal Telegraph, in forma tradotta.

WhatsApp è stato senza alcun dubbio un prodotto innovativo. Non abbiamo mai fatto offerte per la sua acquisizione. I report della stampa che sostengono il contrario sono semplicemente falsi.

Mark Zuckerberg è stato la grande star di questo MWC 2014. Nel suo intervento il CEO di Facebook ha parlato di accesso a Internet, ancora un miraggio per oltre i due terzi della popolazione mondiale. L’acquisizione di WhatsApp contribuirà a superare l’ostacolo del digital divide in molte zone del pianeta, portando il numero di utenti che comunicano gratuitamente dai 465 milioni attuali ad un miliardo circa. Per raggiungere l’obiettivo il social network è pronto a mettere in campo la propria esperienza e la propria forza per quanto riguarda il marketing, spingendo in primo luogo sulla diffusione dell’app per poi introdurre nuove funzionalità.

A quanto pare i primi risultati non sono quelli sperati: nei giorni immediatamente successivi all’annuncio, a causa anche di alcune interruzioni del servizio, si è registrato un vero e proprio esodo, con milioni di persone che hanno preferito affidarsi alle alternative che offrono le piattaforme mobile. Tra queste, una di quelle che ha maggiormente beneficiato della tendenza, è stata Telegram, che tramite il proprio account Twitter fa sapere di aver raggiunto 4,98 milioni di nuovi dispositivi.

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