Google Play, novità per i changelog

Schede sempre più chiare per la piattaforma Google Play: da oggi gli sviluppatori possono specificare un changelog differente per ogni versione delle app.
Schede sempre più chiare per la piattaforma Google Play: da oggi gli sviluppatori possono specificare un changelog differente per ogni versione delle app.

Google compie oggi un ulteriore passo in avanti per rendere ancora più chiare ed esplicative le schede delle applicazioni Android presenti sulla piattaforma Play Store. La novità odierna riguarda i changelog, ovvero l’elenco dei cambiamenti introdotti da software house e sviluppatori tramite il rilascio degli aggiornamenti, solitamente raggruppati sotto la voce “Novità” (o “What’s New” in inglese).

Capita infatti che per alcune app siano distribuite diverse release: alpha, beta e production. L’ultima rappresenta ovviamente l’edizione stabile, quella messa a disposizione di tutti gli utenti, che si presume sia priva di bug e malfunzionamenti. Le prime due sono invece dedicate ai tester, ovvero a tutti coloro che desiderano provare in anticipo nuove funzionalità e caratteristiche, fornendo poi i feedback necessari al loro perfezionamento prima del rilascio al pubblico.

Fino a ieri gli sviluppatori potevano compilare un solo testo per le tre versioni dell’applicazione, ma da oggi non è più cosi: ogni APK può essere accompagnato da un changelog differente. Ecco quanto comunicato nelle ore scorse da Google.

Ora siete in grado di personalizzare la sezione “Novità” delle vostre schede sullo store, per ogni APK pubblicato, incluse le versioni alpha, beta e production. Per iniziare, abbiamo automaticamente importato il changelog più recente in tutte le release delle applicazioni.

La sezione Novità per le applicazioni Android, sulle versioni Web e mobile di Play Store

La sezione Novità per le applicazioni Android, sulle versioni Web e mobile di Play Store

In un primo momento Google Play visualizza dunque lo stesso testo per tutte le tre versioni, ma ovviamente gli autori delle app possono in qualsiasi momento modificarlo attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla developer console. Nulla di rivoluzionario, ma di certo un accorgimento che contribuirà a migliorare la comunicazione tra chi sviluppa e l’utente finale, evitando così di generare confusione per quanto riguarda le novità introdotte con gli update.

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