Apple espande già gli impianti per lo zaffiro

Prima ancora del completamento degli impianti GT Advanced in Arizona, Apple starebbe già pensando di espandere la produzione di cristalli di zaffiro.
Prima ancora del completamento degli impianti GT Advanced in Arizona, Apple starebbe già pensando di espandere la produzione di cristalli di zaffiro.

L’impiego di un pannello in cristallo di zaffiro nel futuro iPhone 6 non è mai stato confermato, ma a quanto pare Apple ha già intenzione di espandere la produzione. Oltre all’impianto di GT Advanced in Arizona, infatti, la Mela starebbe già pianificando la costruzione di nuove strutture adiacenti. La motivazione? Rispondere prontamente alla grande richiesta del materiale una volta che la vendita sarà avviata.

Sulle qualità del cristallo di zaffiro si è già parlato a lungo: per nulla incline ai graffi e molto resistente, sarebbe per Cupertino l’alternativa più valida al classico Gorilla Glass, sebbene Corning – la società produttrice proprio di quest’ultimo vetro – ovviamente abbia smentito. La produzione sarebbe stata già avviata negli stabilimenti di GT Advanced di Mesa, in Arizona, sebbene gli impianti finanziati da Apple non siano ancora del tutto completati. E ancor prima di terminare la struttura, la Mela starebbe pensando di acquistare una zona adiacente – oggi definita “vacante” sui registri del catasto locale – per costruire un secondo stabilimento delle stesse dimensioni dell’originario.

Il “Project Cascade”, così è definito il primo sito di produzione, vede un’estensione di ben 83 acri. Parte degli edifici sono ancora in costruzione ma, grazie a degli enormi generatori di elettricità, la catena di montaggio interna sarebbe già stata avviata. Apple vuole ora doppiare quegli 83 acri, così da assicurarsi la più completa autosufficienza per i device in zaffiro di cristallo del futuro. E il plurale è più che d’obbligo, perché c’è già chi specula come in quel dell’Arizona non verranno fabbricate soltanto le componenti di iPhone 6, ma anche del prezioso hardware per un device oggi sconosciuto. Si tratterà di iWatch, della seconda versione di Touch ID, di Apple TV oppure Cupertino ha intenzione di utilizzare il resistente materiale anche per la linea dei MacBook?

Non è dato ancora sapere quale sia la capacità massima di produzione dei due impianti, tuttavia pare che le fornaci finali impiegate per creare lo zaffiro saranno 1.700, nonostante in un primo momento “solo” 950 saranno effettivamente sfruttate. In un documento rilasciato lo scorso gennaio dall’U.S. International Trade Administration, si è appreso come Apple abbia richiesto un’accelerazione della concessione dei permessi, definendo quello dello zaffiro un “ambito critico” per il proprio business. A cosa effettivamente serva, però, lo si scoprirà soltanto fra qualche mese.

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