EFF: Apple eccelle nella privacy degli utenti

Apple ottiene il massimo punteggio nella classifica sulla privacy e la protezione dei dati personali dell'EFF: merito dell'operazione trasparenza del 2013.
Apple ottiene il massimo punteggio nella classifica sulla privacy e la protezione dei dati personali dell'EFF: merito dell'operazione trasparenza del 2013.

Apple negli ultimi 12 mesi ha migliorato il proprio rating nella protezione dei dati personali dell’utente, tanto da diventare una delle aziende di punta in fatto di privacy. È quanto svela l’Electronic Frontier Foundation (EFF) nell’annuale report “Who Has Your Back”.

Dall’esplosione lo scorso anno dello scandalo PRISM, la sorveglianza globale e illegittima condotta sugli utenti dalla NSA, Apple si è opposta pubblicamente a simili pratiche e ha migliorato la propria trasparenza nei confronti della sua clientela. Tanto da convincere il CEO Tim Cook a rilasciare dichiarazioni in ampio contrasto con la governance a stelle e strisce, specificando come la NSA non abbia accesso ai server Apple, l’azienda non fornisca a nessuno la chiave crittografica dei propri servizi e come il gruppo di Cupertino sia pronto a opporsi strenuamente a qualsiasi richiesta immotivata. Così, da un punteggio basso degli scorsi anni, nella classifica della EFF la Mela ottiene oggi il massimo dei voti: 6 stelline.

«Apple è stata riconosciuta in tutte le 6 categorie dell’edizione di quest’anno del report “Who Has Your Back”. Il punteggio di Apple è particolarmente impressionante, perché in passato ha arrancato dietro ai competitor, ottenendo solamente una stella nel 2011, nel 2012 e nel 2013. Apple mostra miglioramenti eccezionali nel suo impegno per la trasparenza e la privacy.»

Lo scorso anno l’azienda di Cupertino, una delle prime realtà IT a optare per questa soluzione, ha lanciato un’operazione trasparenza nei confronti dell’utente: nel report “Commitment to Customer Privacy” ha mostrato quali richieste governative mondiali abbia ricevuto, a quali abbia risposto e quali – molte – si siano invece imbattute nel rifiuto della società. Non è però tutto: Apple si è unita alla Government Surveillance Coalition, un gruppo di pressione affinché il governo US sia più trasparente sulle operazioni di controllo e monitoraggio dei cittadini, e lo stesso Tim Cook ne ha discusso direttamente con il Presidente Barack Obama. Per quanto riguarda i servizi, invece, di qualche tempo fa le dichiarazioni scocciate delle agenzie di sicurezza a stelle e strisce, che hanno confermato la difficoltà di intercettare le comunicazioni su iMessage.

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