Kodomoroid e Otonaroid, robot sempre più umani

Sembrano umani, si muovono come noi e parlano in modo naturale, ma sotto la loro fredda pelle c'è un cuore hi-tech: ecco i robot Kodomoroid e Otonaroid.
Sembrano umani, si muovono come noi e parlano in modo naturale, ma sotto la loro fredda pelle c'è un cuore hi-tech: ecco i robot Kodomoroid e Otonaroid.

Se non fosse per quel dettaglio sul collo che ne svela la reale natura, il volto raffigurato nell’immagine qui sopra potrebbe facilmente essere scambiato con quello di una giovane donna di origini asiatiche. Invece no: si tratta di un robot realizzato per replicare nel modo più fedele possibile fattezze e comportamento di un essere umano. Si chiama Kodomoroid ed è stato mostrato al National Museum of Emerging Science and Innovation di Tokyo, all’interno della nuova esibizione “Android: What is Human?”.

Il suo compito è quello di leggere notizie, comunicati e previsioni meteorologiche, in modo del tutto simile ad un vero e proprio giornalista televisivo, restando seduta dietro ad una scrivania. I responsabili del progetto hanno previsto la possibilità di farla parlare in lingue differenti, variando all’occorrenza anche il tono della voce, muovendo mani, braccia, collo e labbra per imitare la gestualità umana. Il risultato è quello visibile nel filmato in streaming di seguito, dove è possibile dare uno sguardo anche all’altro modello presentato, Otonaroid, oltre che al “piccolo” (e alquanto inquietante) Telenoid messo a punto negli anni scorsi da Hiroshi Ishiguro.

Otonaroid non si limita a stare seduta, ma è pensata per incarnare una guida per il museo, capace di interagire con i visitatori spostandosi tra le sale e fornendo indicazioni sul materiale esposto. A comandarla è un operatore, da remoto, che ne controlla i movimenti e sceglie le frasi da pronunciare. Ciò che sorprende, in questi due robot, è soprattutto la cura riposta nel plasmare ogni più piccolo dettaglio del viso, con una texture a coprire il loro scheletro hi-tech in tutto e per tutto simile alla nostra pelle.

Lasciando da parte quesiti di natura filosofica o morale, dettati soprattutto dall’idea di automa umanoide portata avanti nel corso dei decenni dalla letteratura e dalla cinematografia sci-fi, è lecito attendersi un impiego sempre maggiore di robot simili in futuro, negli ambiti più svariati: alla reception di un hotel, nei supermercati per fornire indicazioni sui prodotti, nelle sale d’attesa di stazioni e aeroporti ecc.

I robot Kodomoroid e Otonaroid, in mostra al National Museum of Emerging Science and Innovation

I robot Kodomoroid e Otonaroid, in mostra al National Museum of Emerging Science and Innovation

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti