Pinterest: nascono i gruppi di pin

Il social delle cose notevoli consente da oggi di discutere attorno ai pin e con altri pin. È come passare da una lista a un progetto.
Il social delle cose notevoli consente da oggi di discutere attorno ai pin e con altri pin. È come passare da una lista a un progetto.

Per molti utenti Pinterest è sempre stato prima di tutto un grande archivio sempre aggiornato di cose belle, di desideri e di ispirazioni. La sua natura però da oggi cambia, perché con la nuova feature di Send a Pin, si potranno creare gruppi fino a un massimo di dieci persone in grado di discutere, creativamente, con un commento o un altro pin, attorno a un dato contenuto. Si passa così dalle bacheche con liste di oggetti a veri progetti.

“Dove andiamo a mangiare?” –  “Secondo voi quale vestito dovrei mettermi al matrimonio?” – “Vogliamo ristrutturare casa: suggerimenti?”. Fino a ieri questo tipo di discussioni non erano possibili, se non ricevendo sulla propria mail i pin condivisi dagli amici; da oggi, invece, con la nuova feature Pinterest assume una connotazione decisamente più social e meno individualistica. La novità verrà introdotta nelle prossime ore, e implementa l’invio di pin tra utenti (possibile dall’anno scorso), in breve tempo diventata una killer application, con più di 2 milioni di pin al giorno.

Ovviamente Pinterest ha deciso di aggiornare questa feature, avendo capito che risponde a una esigenza particolare non completamente soddisfatta, dando la possibilità di creare una discussione “attorno” al pin, anche di gruppo. Sarà quindi possibile rispondere al pin di qualcun altro, anche con un altro pin, e creare una conversazione attorno a un’idea. In altri termini, se prima era abitudine comune sbirciare la bacheca degli amici per cercare ispirazione per sé o per non sbagliare un regalo, da oggi con gli amici si costruisce insieme un viaggio, un evento, una esperienza.

Intervista a Matt Crystal

Pinterest, coi suoi 70 milioni di utenti (dati comscore) e una storia da tipica startup americana, sta prendendo il suo cammino, tra la consapevolezza della sua dipendenza dal web (solo il 2% dei pin è user-generated, il resto è già presente in rete e riprodotto nella piattaforma) e sempre più dalla mobilità. Matt Crystal, responsabile della divisione internazionale di Pinterest, pensa a questa nuova feature, e all’effetto che potrà avere nel vecchio continente.

Questa feature dovrebbe implementare l’uso di Pinterest o inventarne uno nuovo?

Innanzitutto è una feature che va nella direzione della internazionalizzazione, lanciata globalmente. Per noi si tratta di dare più spazio all’ispirazione degli utenti e alla loro interazione, e di farlo contemporaneamente in tutto il mondo.

La forte connotazione estetica di Pinterest ne fa uno specchio pop culturale: ci sono peculiarità tra paese e paese?

Meno di quanto si pensi. Le categorie più popolari sono abbastanza simili in tutti i paesi. Mi riferisco alla decorazione, ai viaggi, l’artigianato, cucina e moda. Poi naturalmente si notano delle differenze, soprattutto nell’ordine di queste categorie e nella loro crescita, magari legata ad eventi specifici.

E per quanto riguarda l’Italia: c’è una italian way of Pinterest?

L’Italia è senza dubbio un paese che ama Pinterest. Gli italiani sono veri campioni di due categorie storiche come moda e cucina. Facile immaginare che i gruppi si rivolgeranno molto su questi temi, ma non è mai dato di sapere come si espande l’ispirazione dei pin, sarebbe un errore circoscriverla.

Questa consapevolezza viene dalla vostra analisi sul suo impiego?

Dalla nostra osservazione, Pinterest spinge a comportamenti diversi da quelli di altri social network. Su Pinterest non è questione di notizie in temporeale o di condivisione, ma di creazione tramite ispirazione. I verbi sono al futuro: dove andremo in vacanza, come arrederò casa.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti