Google Glass: ora si fa sul serio

Il team Google Glass annuncia l'uscita del prodotto dalla propria fase sperimentale: stop alla distribuzione e inizio del vero percorso verso il mercato.
Il team Google Glass annuncia l'uscita del prodotto dalla propria fase sperimentale: stop alla distribuzione e inizio del vero percorso verso il mercato.

Fine primo tempo, inizio secondo tempo: il futuro dei Google Glass inizierà il 20 gennaio perché il 19 gennaio sarà l’ultimo giorno in cui gli utenti potranno trovare sul mercato quelli che sono gli attuali Google Glass distribuiti sotto il cosiddetto Glass Explorer Program. Quello che era un programma sperimentale, insomma, chiude i battenti in vista di una fase di commercializzazione vera e propria, basata su regole differenti e partorita a seguito dei test effettuati nei primi mesi tra le mani delle persone.

L’annuncio è avvenuto tramite la pagina ufficiale del programma Google Glass sul social network Google+. I responsabili lasciano chiaramente intendere come la chiusura del programma di sperimentazione vada intesa come un passo avanti necessario ed ineludibile: un punto di arrivo, oltre il quale inizia un nuovo capitolo. Quel che non viene spiegato è come il gruppo di Mountain View intenda proseguire l’avventura: Google[x] labs chiude i battenti, il prodotto esce dagli attuali canali di distribuzione e chi ha in mano un Google Glass sa di avere a disposizione nulla più di un semplice prototipo, forma embrionale di un prodotto più completo e suggestivo il cui annuncio è pertanto imminente.

Quale sarà il futuro dei Google Glass? Difficile, oggi a dirsi nel dettaglio. Quel che è noto è il fatto che Google ha in mano un accordo con l’italiana Luxottica, il che lascia supporre la volontà di agire in partnership con aziende già sul mercato, aggiungendo pertanto la tecnologia proprietaria a modelli di occhiale già esistenti e apprezzati. Il modus operandi, del resto, potrebbe essere replicato in più mercati ed i recenti progetti emersi nel campo automotive non farebbero che confermare tale ipotesi.

Formalmente il team al lavoro sui Glass rimarrà sotto la guida di Ivy Ross, ma opererà come entità autonoma al di fuori del programma sperimentare fin qui seguito. Ross riferirà direttamente a Tony Fadell, già CEO dell’acquisita NEST. Sarà dunque proprio Fadell a guidare i Glass verso la fase B, trasformando il prototipo attuale in un prodotto che dovrà rispondere a specifici obiettivi di mercato.

Continueremo a costruire il futuro, e vedrete le future versioni dei Glass non appena saranno pronte.

Ma la prossima versione non sarà più per tester e al tempo stesso non avrà più attenuanti: dovrà rispondere alle aspettative, dovrà stupire, dovrà essere tutto ciò che Google vuole per i propri indossabili.

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