Satispay, la risposta italiana ad Apple Pay

Satispay è una nuova piattaforma di ePayment che punta a sfidare PayPal nel settore dei pagamenti elettronici via smartphone
Satispay è una nuova piattaforma di ePayment che punta a sfidare PayPal nel settore dei pagamenti elettronici via smartphone

Satispay è una nuova piattaforma italiana di ePayment nata con lo scopo di rivoluzionare gli scambi di denaro di piccolo importo tra utenti, per arrivare dove oggi gli attuali sistemi di pagamento elettronico non sono utilizzabili andando dunque contestualmente a sfidare colossi del calibro di PayPal o Apple Pay. Il tutto con la massima facilità d’uso e senza costi aggiuntivi. Satispay non è solamente una piattaforma di pagamento mobile accessibile attraverso un’app per smartphone, ma è qualcosa di più, cioè un nuovo network indipendente di pagamento.

Satispay è una piattaforma di pagamento “universale”, cioè funziona con qualsiasi banca e operatore telefonico: è sufficiente possedere un codice IBAN. Inoltre, l’app per smartphone, per Android e iOS (presto anche per Windows Phone) con cui gestire le transazioni può essere scaricata gratuitamente da tutti. Non è inoltre necessario nessun ulteriore dispositivo esterno, per effettuare le transazioni basta disporre dunque solo dell’App e di uno smartphone.

L’utilizzo della piattaforma cashless è davvero molto semplice in quanto Satispay funziona come una prepagata automatica, collegata al conto corrente bancario o carta con IBAN (quale potrebbe essere Unicredit Genius Card). Una volta che gli utenti hanno scaricato l’app, dovranno solamente creare un account specificando quanti soldi si vuole disporre ogni settimana per le spese. Satispay, ogni settimana, va infatti ad effettuare una sorta di ricarica prelevando dal conto corrente la somma necessaria per ripristinare il budget specificato.

Tramite Satispay è possibile inviare denaro ad un contatto o pagare un negozio convenzionato in poche semplici mossi. Gli utenti dovranno solamente inserire l’importo, selezionare il contatto o il negozio ed attendere la conferma del pagamento.

Satispay

Satispay per iOS

Siamo molto soddisfatti. Abbiamo trovato i partner finanziari grazie ai quali possiamo erogare un servizio di qualità ai nostri utenti. Oltre all’entità dei capitali raccolti, sicuramente significativi per una startup italiana, siamo felici soprattutto della qualità degli investitori coinvolti. L’orgoglio più grande è quello di vedere un’idea concretizzarsi e trasformarsi in
un’azienda.

Alberto Dalmasso, Co-founder Satispay

Quanto costa Satispay?

Satispay sottolinea che per l’iscrizione sono necessari alcuni dati importanti come il documento d’identità, il codice IBAN, il codice fiscale ed una foto che possa permettere di identificare chiaramente l’utente. Le transazioni sono inoltre sicure in quanto nessun dato sensibile o personale è condiviso, nemmeno in occasione di pagamento su e-commerce o negozio fisico. Inoltre, gli utenti dovranno digitare un PIN personale per effettuare la transazione. Inoltre, sempre a protezione degli utenti, Satispay ha introdotto precisi limiti d’utilizzo: la soglia di budget settimanale massima consentita è di 200 euro, la transazione massima consentita è di 1000 euro, mentre il limite giornaliero e mensile di transato è di 1500 euro.

Satispay è gratuito per effettuare pagamenti, mentre è prevista una piccola commissione per gli esercenti che ricevono il denaro. Per la precisione, nessuna commissione è prevista per incassi di importi fino a 10 euro, mentre solo 0,20 euro di commissione, indipendentemente dall’importo, per incassi superiori a 10 euro. In ogni caso non v’è mai commissione sulle transazioni tra privati, limitando la commissione ai pagamenti sopra i 10 euro agli esercenti affiliati (i quali possono avvantaggiarsi di oneri minori rispetto ad un qualsivoglia POS.

A cosa serve Satispay

Mentre Tim Cook predica negli USA il verbo di Apple Pay, l’Italia risponde a modo proprio con un coraggioso sistema di scambio di denaro le cui ambizioni guardano però fin da subito all’intero mercato europeo. La forza del progetto è nella sua utilità: piccoli scambi di denaro senza dover possedere in tasca carta moneta, piccoli prestiti “virtuali” tra amici, piccole transazioni in negozi convenzionati. Il tutto scartando la necessità del denaro contante per favorire la comodità dell’uso di una applicazione.

La gratuità delle piccole transazioni è quel che può favorirne la crescita all’interno di piccole nicchie, piccole “bolle” di amici che ne potrebbero far uso anticipandone l’eventuale successo su ampia scala. E la chiave di volta è necessariamente in questo passaggio: solo rendendo Satispay un portafoglio virtuale in mano a milioni di utenti si può ambire a qualcosa di grande. Il tutto operando in un mercato ove i colossi hanno molte armi da giocarsi: PayPal è noto, Square e simili sono la nuova frontiera, Apple Pay la chimera che arriverà da oltreoceano.

Ma in questo contesto c’è un’idea italiana che tenta di farsi largo. Ed ha non pochi punti di interesse da giocarsi.

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