Privacy: l'EFF riconosce i meriti di Apple

Apple conquista il massimo dei voti nell'edizione 2015 di Who Has Your Back, il report dell'EFF sulla gestione della privacy delle multinazionali.
Apple conquista il massimo dei voti nell'edizione 2015 di Who Has Your Back, il report dell'EFF sulla gestione della privacy delle multinazionali.

Apple rinnova il suo impegno per la salvaguardia della privacy degli utenti. E dopo aver annunciato le novità in merito per iOS 9 e Apple Music, due piattaforme pensate per garantire il massimo controllo all’utente dei propri dati, giunge la conferma dell’Electronic Frontier Foundation. Anche per l’edizione 2015 di “Who Has Your Back”, il report annuale sulle modalità di protezione della privacy da parte delle multinazionali in Rete, la società di Cupertino viene promossa a pieni voti.

Trasparenza, impegno nella protezione dei dati degli utenti, coraggio nel confrontarsi con le richieste governative di accesso alle informazioni dei clienti. Sembrano essere questi gli ambiti che hanno portato Apple a raggiungere il massimo dei voti, pari a cinque stelline, nel report annuale dell’EFF, a seguito di un anno davvero intenso sul fronte della privacy. Tim Cook, ad esempio, si è esposto più volte sul tema, ultima occasione poche settimane fa quando si è velatamente scagliato contro quelle realtà della Silicon Valley che, approfittando dell’offerta di un servizio gratuito, collezionano grandi quantità di dati personali per poi rivenderli a terzi. Ma anche la tanto discussa crittografia di iOS 8, un sistema operativo che rende inaccessibile le conversazioni private anche alla stessa Apple, tanto da sollevare critiche da parte delle autorità statunitensi.

Questo è il quinto anno di Apple nel report e ha adottato ogni best practice abbiamo identificato come parte della nostra analisi. Ci complimentiamo con Apple per la sua forte presa di posizione sui diritti degli utenti, la trasparenza e la privacy.

Apple conquista il massimo dei voti per il secondo anno consecutivo, mentre negli anni precedenti ha ottenuto soltanto una stella. Un progresso che dimostra la svolta e la dedizione del gruppo californiano, confermato non solo dalle intenzioni, ma soprattutto dai fatti. In confronto, Facebook ha ricevuto quattro stelle, mentre Google solamente tre. Fra le tante società pronte a pareggiare con Apple, invece, gli ottimi risultati di Adobe.

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