AGCOM, multa da 230 mila euro per 3 Italia

AGCOM ha erogato una multa di 230 mila euro a 3 Italia per la rimodulazione unilaterale di All-InMedium
AGCOM ha erogato una multa di 230 mila euro a 3 Italia per la rimodulazione unilaterale di All-InMedium

AGCOM ha sanzionato con una multa da 230 mila euro l’operatore 3 Italia per variazione unilaterale delle condizioni tariffarie. In altri termini, l’operatore aveva deciso di rimodulare l’opzione tariffaria All-InMedium seguendo un iter che AGCOM ha contestato. Nei mesi di aprile e maggio 2015, è
emerso che l’operatore aveva inviato ai propri clienti un SMS informativo del seguente tenore: “Dal 24/5 cambiano le condizioni di mms, chiamate internazionali, segreteria tel e ti ho cercato. Info e disattivazione dei servizi su http//www.tre.it/3info”, non contenente alcuna indicazione utile relativa ai costi di tali servizi ed alle modalità per esercitare il diritto di recesso.

Dopo diverse fasi di attività pre-istruttorie, sulla base della documentazione prodotta dalla Società e delle verifiche effettuate, AGCOM ha riscontrato la mancanza di trasparenza e completezza delle informazioni diffuse tramite l’invio del citato SMS, in quanto non sono stati chiaramente, ed in maniera univoca ed immediata, indicati i costi dei singoli servizi, la decorrenza delle singole variazioni, le modalità di esercizio del diritto di recesso e le procedure di disattivazione. A tal proposito, AGCOM ha osservato che informazioni più precise sono rinvenibili solo sul sito aziendale, ove, tuttavia, permane l’omissione di qualunque informazione relativa al diritto di recesso ed alle modalità concrete per esercitare tale facoltà.

AGCOM ha, inoltre, contestato che la rimodulazione fosse stata applicata ad un’opzione tariffaria pubblicizzata come “per sempre“. Sebbene 3 Italia si sia difesa davanti all’Autority offrendo un’ampia giustificazione delle sue azioni, questo non è bastato per soddisfare AGCOM che ha ritenuto che la rimodulazione appare “in contrasto con i generali canoni di correttezza, lealtà e buona fede nella gestione dei rapporti contrattuali“.

A seguito di ciò, AGCOM ha diffidato l’operatore di continuare ad utilizzare comportamenti analoghi ed ha erogato la multa di 230 mila euro.

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