Microsoft annuncia Minecraft: Education Edition

Il progetto MinecraftEdu lanciato nel 2011 evolve in Minecraft: Education Edition, una piattaforma che verrà messa a disposizione di insegnanti e studenti.
Il progetto MinecraftEdu lanciato nel 2011 evolve in Minecraft: Education Edition, una piattaforma che verrà messa a disposizione di insegnanti e studenti.

L’interesse di Microsoft nei confronti di Mojang ha portato nel 2014 il gruppo di Redmond ad acquisire la software house, con un investimento quantificato in 2,5 miliardi di dollari. Una mossa che inizia a dare i suoi frutti, come dimostra il lancio del progetto Minecraft: Education Edition, una piattaforma indirizzata all’ambito educativo e basata sulle dinamiche del celebre gioco sandbox.

Si tratta dell’evoluzione di MinecraftEdu, disponibile fin dal 2011, attraverso l’implementazione di nuove caratteristiche e funzionalità. Il focus è sempre sulle scuole (oltre che su musei e biblioteche): studenti e insegnanti potranno sfruttarlo durante le lezioni, indipendentemente dalla materia trattata, creando insieme mondi all’interno dei quali affrontare qualsiasi argomento, con tanto di avatar personalizzati. Insomma, un’esperienza interattiva, divertente e condivisa, il cui obiettivo principale è quello di stimolare gli allievi ad approfondire la conoscenza dei temi. Il debutto ufficiale avverrà nel corso dell’estate. Di seguito il filmato di presentazione condiviso oggi.

Il punto di forza di Minecraft è sempre stato quello di unire la semplicità del proprio gameplay open world ad una notevole profondità per quanto riguarda l’aspetto creativo, la collaborazione tra i giocatori e lo stimolo al “problem solving”. Oggigiorno il titolo può vantare, a livello globale, una community di appassionati che supera i 100 milioni di utenti.

Come già detto, Minecraft: Education Edition sarà reso disponibile a partire dall’estate. Per il primo anno sarà completamente gratuito, mentre al momento non ci sono informazioni sui prezzi degli abbonamenti o delle sottoscrizioni che saranno offerte in seguito. Si tratta dunque di uno strumento che potrà essere impiegato sia per l’apprendimento delle materie scientifiche (programmazione, matematica ecc.) che per quelle umanistiche o artistiche. Starà agli insegnanti e agli sviluppatori trovare metodi e modi per sfruttarne al meglio le potenzialità, a beneficio degli studenti.

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