Instagram supporta gli account multipli

Il supporto per gli account multipli è stata introdotto con le ultime versioni di Instagram per iOS e Android, ma il rollout avverrà in modo graduale.
Il supporto per gli account multipli è stata introdotto con le ultime versioni di Instagram per iOS e Android, ma il rollout avverrà in modo graduale.

Dopo alcuni mesi di test su Android e circa una settimana su iOS, Instagram ha comunicato che tutti gli utenti potranno utilizzare fino a cinque account. La funzionalità, una delle più richieste in assoluto, sarà disponibile a partire dalla versione 7.15 delle app mobile, già pubblicate sui rispettivi store. Nell’elenco delle novità non viene però fatto nessun riferimento agli account multipli.

Il popolare servizio di foto sharing viene spesso utilizzato da utenti che gestiscono più account, come i social media manager che si occupano della pubblicazione per conto delle aziende. Anche molti privati hanno aperto altri account per condividere, ad esempio, le foto del proprio cane o gatto. Lo switching è quindi un’operazione piuttosto scomoda. Con le ultime versioni di Instagram per iOS e Android è possibile invece passare da un account all’altro senza effettuare il logout. L’opzione verrà attivata lato server e comparirà nelle impostazioni del profilo.

Per aggiungere un account è sufficiente toccare l’icona a forma di ingranaggio o con i tre punti verticali visibile nell’angolo superiore destro. Nella schermata è presente la voce Aggiungi account che permette di inserire la coppia username/password. Per scegliere un altro account basta toccare il nome utente nella pagina del profilo. La foto del profilo verrà mostrata in diverse parti all’interno dell’app, in modo tale che l’utente possa individuare subito l’account utilizzato.

Instagram spiega che non verranno inviate le notifiche push per tutti gli account, ma la loro ricezione dipenderà da due fattori: la data dell’ultimo accesso e il numero dei dispositivi associati all’account. Il mancato supporto per gli account multipli ha causato la proliferazione di app di terze parti. L’azienda ha recentemente modificato la policy per gli sviluppatori, quindi queste app non potranno più usare le API a partire da giugno 2016.

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