Google: il progetto Skybox diventa Terra Bella

Il team di Skybox Imaging cambia nome e diventa Terra Bella: la tecnologia satellitare sviluppata verrà messa a disposizione dei progetti di Google.
Il team di Skybox Imaging cambia nome e diventa Terra Bella: la tecnologia satellitare sviluppata verrà messa a disposizione dei progetti di Google.

Nel giugno 2014 il gruppo di Mountain View ha annunciato l’acquisizione di Skybox Imaging, per una spesa quantificata economicamente in 500 milioni di dollari. Da allora non sono trapelate notizie in merito all’obiettivo dell’investimento. Oggi si torna a parlarne, poiché Google ha deciso di ribattezzare l’intero team. Il nome scelto strizza l’occhio alla nostra lingua: Terra Bella.

Inizialmente si è ipotizzato che i sistemi equipaggiati nei piccoli satelliti realizzati da Skybox potessero essere impiegati per aggiornare con maggiore frequenza le immagini aeree ospitate dalla piattaforma Google Maps, con una qualità simile a quella visibile nel filmato in streaming di seguito. A quanto pare il progetto ha mire ben più ampie: bigG potrebbe sfruttare la tecnologia anche per accelerare il programma SkyBender che prevede l’utilizzo dei droni per offrire connettività dall’alto e per supportare gli interventi di soccorso nelle situazioni di emergenza, ad esempio in seguito ad una calamità naturale.

L’annuncio di oggi non svela molto sulle reali e concrete finalità dell’acquisizione, per saperne di più bisognerà aspettare. L’unica certezza è che il team di Skybox, ora Terra Bella, continuerà a costruire veicoli destinati allo spazio. Confermato anche lo sviluppo di dodici satelliti che saranno spediti in orbita entro i prossimi anni.

Uno dei satelliti del progetto Terra Bella (ex Skybox)

Uno dei satelliti del progetto Terra Bella (ex Skybox Imaging)

I satelliti in questione hanno un peso inferiore ai 100 Kg e dimensioni pari a 60x60x80 cm. Il design richiama alla mente quello di una scatola, ma il cuore che pulsa all’interno è altamente tecnologico. Oltre a GPS, giroscopi e comandi per il corretto posizionamento dell’unità sono integrai moduli per la trasmissione dei dati ad oltre 480 Mbps e sensori CMOS in grado di riprendere in tempo reale il suolo da centinaia di Km di distanza, con una definizione molto elevata. Questo il comunicato diffuso oggi dal team di Terra Bella.

Orgogliosi di aver giocato un ruolo da leader nello sviluppo delle tecnologie per i satelliti, abbiamo realizzato che la nostra visione si estende ben oltre ciò che riguarda i box in cielo. Così come Google ha rivoluzionato la ricerca per il mondo online, noi abbiamo posato i nostri occhi sull’innovare la ricerca di pattern per i cambiamenti nel mondo fisico. Con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione saldamente sul futuro, perseguiremo la nostra visione con un nuovo nome: Terra Bella.

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