PayPal e Siri, i pagamenti diventano vocali

PayPal apre il supporto a Siri in 30 nazioni del mondo, tra cui l'Italia: si potrà trasferire denaro ai propri contatti semplicemente con comandi vocali.
PayPal apre il supporto a Siri in 30 nazioni del mondo, tra cui l'Italia: si potrà trasferire denaro ai propri contatti semplicemente con comandi vocali.

Da oggi, trasferire denaro sarà tanto semplice quanto parlare con Siri. È questa l’importante novità voluta da PayPal, il leader mondiale dei pagamenti online: grazie all’integrazione del supporto all’assistente vocale di iOS, sarà possibile ricevere e trasferire denaro semplicemente con un comando vocale. Il servizio sarà inizialmente disponibile in 30 nazioni mondiali, tra cui è inclusa anche l’Italia.

Così come già accennato, il servizio al momento è disponibile solo per il trasferimento di denaro ai propri contatti, mentre la funzionalità non sembra essere stata ancora implementata per l’acquisto di prodotti in rete. In ogni caso, il funzionamento è semplicissimo: è sufficiente chiedere a Siri, l’assistente vocale dei dispositivi targati mela morsicata, di inoltrare la somma desiderata a uno dei propri contatti.

Di primo acchito, si potrebbe pensare che una simile feature non sia pienamente sicura, considerato come Siri non riesca effettivamente a distinguere tra la voce del proprietario o, in alternativa, di un secondo utente del dispositivo. PayPal, tuttavia, ha previsto che la funzione sia accessibile solo dopo lo sblocco dello schermo, avvenga questo tramite Touch ID oppure con l’inserimento di un pin personalizzato, affinché solo il proprietario possa effettivamente accedervi. Di conseguenza, l’utente intenzionato a trasferire denaro tramite PayPal non potrà semplicemente invocare il comando “Hey Siri”, a meno che il suo dispositivo non si trovi in stato di sblocco.

L’originale e comoda idea di PayPal non è che l’ultima innovazione sul fronte dei pagamenti digitali. Sempre più aziende stanno puntando sulla semplificazione dei pagamenti o del trasferimento di denaro, chi impiegando tecnologie NFC o l’identificazione tramite dati biometrici, quale la scansione delle impronte digitali. L’introduzione di comandi vocali non fa altro che ampliare il bacino delle comodità per l’utente. E chissà che, in un futuro non troppo remoto, Siri non riesca davvero a discriminare tra i timbri di voce di ogni utente, alla stregua delle impronte digitali, garantendo così ancora più sicurezza.

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