MacBook: Apple lavora sui chipset ARM

Apple starebbe sviluppando alcuni chipset speciali ARM da inserire nei futuri MacBook, affinché lavorino in concerto con i classici processori Intel.
Apple starebbe sviluppando alcuni chipset speciali ARM da inserire nei futuri MacBook, affinché lavorino in concerto con i classici processori Intel.

Si discute ormai da tempo della possibilità, mai ufficialmente confermata dalle parti di Cupertino, dello sviluppo di un MacBook con chipset ARM. Sembra che qualcosa cominci a muoversi dalle parti della California, almeno stando agli ultimi report resi noti da Bloomberg, anche se il progetto potrebbe essere ben diverso da quello ipotizzato dagli analisti fino a oggi. Apple non starebbe infatti pensando a un laptop alimentato unicamente dalla tecnologia ARM, bensì a processori speciali da affiancare ai classici Intel.

Bloomberg svela come il progetto sia stato avviato lo scorso anno, tanto che esisterebbe già un prototipo: il T310, un processore simile a quello incluso pochi mesi fa per la Touch Bar dei nuovi MacBook Pro. A quanto sembra, questo chipset ARM potrebbe essere impiegato per la gestione delle operazioni di background di OS X, ad esempio l’aggiornamento del software in modalità Power Nap, senza così occupare le risorse del processore principale Intel né consumare eccessiva energia.

Così come già anticipato, la Touch Bar dei nuovi MacBook Pro sfrutta un chip simile, il T1, impiegato per gestire le funzioni della barra touchscreen senza pesare sulle risorse del processore principale. Il T310 in via di definizione, tuttavia, potrebbe risultare decisamente più potente, nonché integrato direttamente sulla scheda logica, anche se ancora non è noto come verrà gestita la convivenza con la struttura Intel.

Prematuri, invece, appaiono i tempi per il lancio di un MacBook “ARM-only”, anche perché costringerebbe gli sviluppatori e la stessa Apple a un grande lavoro sul fronte del software. Oltre all’ottimizzazione del sistema operativo, infatti, molte applicazioni richiederebbero una completa riscrittura. Inoltre, l’esistenza di due versioni di macOS, una Intel e l’altra ARM, potrebbe determinare una certa frammentazione all’interno dell’ecosistema targato mela morsicata, una conseguenza che di certo Cupertino vuole evitare. Non resta che attendere, di conseguenza, eventuali novità dalle parti della California.

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