Android Wear 2.0, IA offline per le Smart Reply

La funzionalità Smart Reply di Android Wear 2.0 sfrutta algoritmi di machine learning che non vengono eseguiti sul cloud, ma direttamente sullo smartwatch.
La funzionalità Smart Reply di Android Wear 2.0 sfrutta algoritmi di machine learning che non vengono eseguiti sul cloud, ma direttamente sullo smartwatch.

Smart Reply è una delle funzionalità presenti in Android Wear 2.0, la nuova versione del sistema operativo per smartwatch annunciata ieri da Google. Le risposte suggerite all’utente sono scelte dagli algoritmi di machine learning che vengono eseguiti sul dispositivo, quindi non è necessaria la connessione Internet al cloud. L’azienda di Mountain View ha illustrato i dettagli di questo sistema “on-device”.

Tecnologie come riconoscimento delle immagini o comprensione delle conversazioni richiedono calcoli complessi effettuati dalle reti neurali. Gli algoritmi di machine learning (ML) vengono pertanto eseguiti sul cloud, ovvero da potenti computer con veloci processori e una grande quantità di memoria. Gli ingegneri di Google sono riusciti a sviluppare una tecnologia ML che funziona esclusivamente sullo smartwatch. Gli utenti possono quindi rispondere ai messaggi, scegliendo una delle frasi suggerite, anche in assenza di connessione wireless (WiFi o LTE).

Il team Expander di Google ha scartato il sistema utilizzato su Allo e Inbox, a causa delle risorse limitate (processore e RAM) degli smartwatch, decidendo invece di progettare una nuova architettura più “leggera” che può essere sfruttata non solo per le Smart Reply di Android Wear 2.0, ma anche dalle app di terze parti. Ciò ha richiesto la creazione di un modello predittivo che raggruppa messaggi simili, ai quali può essere associata la stessa risposta. L’intero modello, incluso il training della rete neurale, viene eseguito sullo smartwatch e può essere adattato per apprendere lo stile di scrittura e le preferenze dell’utente, in modo da offrire un’esperienza personalizzata.

I ricercatori sono rimasti sorpresi dai risultati ottenuti, nonostante la scarsa disponibilità delle risorse hardware. Il nuovo sistema verrà migliorato ulteriormente nei prossimi mesi e utilizzato per una nuova tipologia di applicazioni. Oltre che su Android Wear 2.0, la tecnologia funziona su Google Hangouts e Google Messenger.

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