iOS 11: Apple ucciderà 200.000 app?

Apple potrebbe rendere obbligatorio, con iOS 11, il supporto dell'architettura 64 bit agli sviluppatori: a rischio vi sarebbero 200000 applicazioni.
Apple potrebbe rendere obbligatorio, con iOS 11, il supporto dell'architettura 64 bit agli sviluppatori: a rischio vi sarebbero 200000 applicazioni.

Mancano diversi mesi alla presentazione di iOS 11, il nuovo sistema operativo mobile di Apple atteso per la WWDC di giugno, sebbene agli utenti finali verrà probabilmente reso disponibile in autunno. Eppure, sembra già da ora si prospettino importanti cambiamenti per i developer: con l’aggiornamento, infatti, la Mela potrebbe rendere obsolete circa 200.000 app. È quanto sarebbe emerso dai piani di Cupertino, pronta a eliminare tutti quei software che, oltre ai 32 bit, non supportano ufficialmente un’architettura a 64 bit.

Con il lancio di iPhone 5S qualche anno fa, Apple ha cominciato a richiedere ai developer lo sviluppo di applicazioni in grado di sfruttare anche i 64 bit, così da approfittare dei miglioramenti hardware introdotti con le ultime generazioni di iDevice. Sembra, tuttavia, che un numero di titoli compreso tra le 187.000 e le 200.000 unità non sia stato modificato per supportare entrambe le architetture e, con l’imminente iOS 11, Cupertino avrebbe quindi intenzione di adottare un approccio più duro.

Le stime sulle applicazioni rimaste a 32 bit sono state rese note da Sensor Tower, ma il numero di titoli coinvolti potrebbe essere più alto. Sebbene il primo device compatibile con i 64 bit sia stato lanciato nel 2013, Apple non ha sollecitato gli sviluppatori prima del 2015, di conseguenza molte app rimaste ai 32 potrebbero essere sfuggite dalle rilevazioni della società d’analisi. Va però aggiunto come, trattandosi di software ormai obsoleto, è probabile come la futura eliminazione possa coinvolgere titoli ormai in disuso o, ancora, app letteralmente abbandonate al loro destino dagli stessi sviluppatori.

Non dovrebbero esservi problemi, invece, per i possessori di un vecchio iDevice, antecedente quindi al 2013: la Mela non vieterà tout-court le applicazioni a 32 bit, essenziali per questi dispositivi, bensì richiederà che gli sviluppatori interessati anche a vecchi iPhone e iPad forniscano i loro prodotti con una doppia compatibilità. Non resta quindi che attendere giugno, per scoprire nel dettaglio i piani di Cupertino.

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