Apple brevetta il suono intelligente di HomePod

Apple ottiene la registrazione di un brevetto relativo agli speaker intelligenti: le tecnologie illustrate sono state impiegate nel nuovo HomePod.
Apple ottiene la registrazione di un brevetto relativo agli speaker intelligenti: le tecnologie illustrate sono state impiegate nel nuovo HomePod.

È stato presentato lo scorso 5 giugno, in occasione della WWDC 2017, ma arriverà nelle mani dei consumatori soltanto il prossimo dicembre: HomePod, lo speaker intelligente di Cupertino, stuzzica le curiosità dei consumatori. E, in attesa della sua distribuzione, Apple ottiene il brevetto per alcune tecnologie che potrebbero esserne alla base. In particolare, relative ai sistemi di riconoscimento delle caratteristiche ambientali, per regolare autonomamente la qualità d’ascolto.

Così come ormai consuetudine, il brevetto è stato accordato dall’U.S. Patent and Trademark Office, quindi reso pubblico nelle ultime ore. Intitolato “Loudspeaker equalizer”, la registrazione illustra le modalità con cui un altoparlante possa riconoscere le caratteristiche spaziali di un ambiente, nonché la posizione dell’ascoltatore, per garantire il massimo della riproduzione sonora.

HomePod non viene esplicitamente nominato nel brevetto, ma appare abbastanza evidente come le tecnologie illustrate si riferiscano all’altoparlante intelligente di Apple, considerato come siano perfettamente sovrapponibili alle peculiarità del device. La registrazione spiega come l’esperienza d’ascolto con speaker tradizionali possa essere influenzata negativamente sia dalla posizione degli stessi che da quella dell’ascoltatore, il quale potrebbe non percepire correttamente tutte le frequenze. Un problema che, di norma, è superato dai normali sistemi surround con l’impiego di microfoni, sia inclusi negli speaker che a distanza, per misurare l’emissione sonora nella stanza e regolarne la qualità di conseguenza.

La soluzione di Apple fa sempre ricorso a microfoni, ma risulta decisamente più elaborata. Il gruppo di Cupertino, infatti, illustra la possibilità di inserire gruppi di microfoni sia interni che esterni in uno speaker, per ottenere un’equalizzazione globale del suono, aggiustata in tempo reale. Le rilevazioni raccolte dai microfoni vengono quindi inviate a un processore onboard, che si occupa di analizzare l’impendenza radiale della musica, tramite il calcolo algoritmico della pressione interna dell’altoparlante, la posizione dello speaker, la pressione esterna e le dimensioni dell’ambiente d’ascolto. A questo punto, il processore filtra il suono scegliendo un’equalizzazione ad hoc, per poi inoltrarlo ai tweeter per la diffusione finale.

La registrazione illustra quindi diverse declinazioni del brevetto, con numero e posizioni differenti per gli speaker, quindi anche ipotizzando eventuali nuove opzioni per le versioni future di HomePod. Il brevetto è stato sottoposto agli uffici statunitensi nel 2016 e vede, fra gli inventori, Sylvain J. Choisel, Martin E. Johnson e Jack Y. Dagdagan.

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