Eric Schmidt non è più il presidente di Alphabet

Dal 2001 con il gruppo di Mountain View, prima CEO di Google e poi presidente esecutivo della parent company, Schmidt lascia il suo attuale incarico.
Dal 2001 con il gruppo di Mountain View, prima CEO di Google e poi presidente esecutivo della parent company, Schmidt lascia il suo attuale incarico.

Una delle figure che maggiormente hanno contribuito alla crescita e all’ascesa del gruppo di Mountain View a livello globale nel corso degli ultimi due decenni lascia il proprio incarico: Eric Schmidt, con bigG dall’ormai lontano 2001, non è più il presidente esecutivo di Alphabet.

Quello di Schmidt non è comunque un addio né un abbandono. Continuerà infatti a lavorare all’interno della parent company con la qualifica di consulente tecnico, forte dell’esperienza maturata durante la sua lunga e intensa carriera professionale. Rimarrà anche all’interno del consiglio d’amministrazione, mantenendo la propria influenza sulle decisioni del gruppo. Prima di entrare in Google, a volerlo furono i fondatori Page e Brin, servì Bell Labs (team di ricerca controllato da Nokia) e Novell (realtà specializzata in soluzioni software ora acquisita da Micro Focus). Ecco il suo post condiviso su Twitter, che rimanda all’annuncio ufficiale.

Dopo dieci anni come CEO e sette nel ruolo di presidente esecutivo, non vedo l’ora di tuffarmi nelle ultime novità in fatto di scienza, tecnologia e filantropia. Lavorerò con Larry e Sergey sul nostro futuro, qui in Alphabet.

Secondo la rivista Forbes, Schmidt è attualmente la 119esima persona più ricca al mondo, con un patrimonio stimato in 11,1 miliardi di dollari (lo testimonia la sua residenza hollywoodiana). Nel corso degli anni ha girato il mondo schierandosi contro la censura e la limitazione delle libertà in Rete: emblematica la sua spedizione in Corea del Nord. Nel 2014 passò anche nel nostro paese, per un breve confronto con il ministro Franceschini sul tema della cultura. Queste le sue parole riportate nel comunicato di Alphabet.

Larry, Sergey, Sundar e io crediamo che sia il giusto momento nel percorso d’evoluzione di Alphabet per questa transizione. La struttura di Alphabet sta funzionando bene, con Google e le Other Bets in crescita. Negli ultimi anni ho trascorso gran parte del mio tempo concentrato sulla scienza, sulle problematiche riguardanti la tecnologia e sulla filantropia: ho intenzione di intensificare questo impegno.

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