Facebook, no al GDPR al di fuori della UE

Facebook non avrebbe intenzione di applicare le nuove regole europee sulla privacy previste dal GDPR all'intero social network.
Facebook non avrebbe intenzione di applicare le nuove regole europee sulla privacy previste dal GDPR all'intero social network.

Facebook non avrebbe intenzione di estendere le regole sulla protezione della privacy richieste dal nuovo regolamento Europeo (GDPR) a tutti gli utenti del social network. La notizia è stata riportata da Reuters che ha pubblicato una dichiarazione del CEO della società, Mark Zuckerberg, fatta durante un’intervista telefonica. Zuckerberg ha affermato però che Facebook ha già introdotto nel suo regolamento molte parti della legge prima della sua entrata un vigore a maggio, inclusa l’opzione per eliminare tutti i dati dell’utente tramite la chiusura dell’account.

Il CEO di Facebook ha anche aggiunto la sua volontà di voler estendere le garanzie sulla privacy in tutto il mondo “nello spirito” ma che avrebbe fatto delle eccezioni che però ha rifiutato di commentare e spiegare. La nuova legge europea sulla protezione dei dati (GDPR) è la più grande revisione della privacy online sin dalla nascita di Internet, ed offre agli europei il diritto di sapere quali dati sono memorizzati su di essi ed il diritto di poterli cancellati. Se le aziende non rispetteranno queste nuove leggi, sono previste multe salatissime, fino a 20 milioni di dollari o sino al 4% del loro fatturato globale.

Mark Zuckerberg sta ancora gestendo le ricadute del colossale scandalo di Cambridge Analytica in cui i dati di 50 milioni di profili del social network sono stati utilizzati senza autorizzazione per profilare la campagna pubblicitaria delle presidenziali di Donald Trump.

Uno scandalo che ha avuto conseguenze pesantissime per il social network su di un tema che riguarda proprio il trattamento dei dati e la privacy degli iscritti. Tuttavia, sembra che Facebook non voglia introdurre regole così severe anche al di fuori dell’Europa nelle decine di Paesi in cui opera attualmente.

Una scelta curiosa visto che poco tempo fa Facebook aveva annunciato un nuovo centro di controllo che centralizzerà la gestione delle impostazioni della privacy.

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