Facebook ammette di aver agito in ritardo

Sheryl Sandberg e Mike Schroepfer hanno ammesso che Facebook ha agito in ritardo; la società si assumerà tutte le responsabilità per migliorare in futuro.
Facebook ammette di aver agito in ritardo
Sheryl Sandberg e Mike Schroepfer hanno ammesso che Facebook ha agito in ritardo; la società si assumerà tutte le responsabilità per migliorare in futuro.

Sheryl Sandberg, COO di Facebook e Mike Schroepfer, CTO dell’azienda, all’appuntamento del Code Conference, sono tornati ad affrontare il tema delle problematiche che hanno colpito il social network negli ultimi mesi. Non solo Cambridge Analytica quindi, ma anche i problemi delle fake news e dell’incitamento all’odio. Molte sono le domande a cui hanno dovuto rispondere ed in particolare a quella di Kara Swisher di RECODE che ha chiesto come mai nessuno sia stato licenziato a seguito dei recenti scandali.

Sandberg ha replicato che il social network ha licenziato delle persone anche se non ha spiegato se queste azioni fossero davvero collegate agli scandali. Tuttavia, Sandberg ha anche aggiunto di come lei e Mark Zuckerberg siano i responsabili di quanto accaduto, rimarcando quanto detto negli ultimi interventi pubblici in cui si sono scusati dei recenti avvenimenti. Sandberg ha anche ammesso che hanno agito troppo tardi ed ha sottolineato il suo grande dispiacere per tutte le recenti problematiche della piattaforma. In ogni caso, il COO di Facebook ha voluto anche ribadire tutto il lavoro che stanno portando avanti per risolvere i problemi.

Facebook ha promesso di essere più trasparente nelle sue politiche e nelle sue attività. Sandberg ha anche ammesso che ad oggi Facebook non può contare solamente sull’intelligenza artificiale per moderare i contenuti e che quindi faranno affidamento anche sui team umani di revisione. Con Facebook Live, questo sistema di revisione mista ha avuto un certo successo.

Tra le domande che sono state poste ai due esponenti di Facebook anche quella sul possibile monopolio della società. Sheryl Sandberg e Mike Schroepfer hanno negato l’affermazione sottolineando come ci siano un sacco di app di messaggistica e come il social network debba affrontare la concorrenza ogni giorno.

Facebook, inoltre, rimarrà assolutamente gratuito, sebbene abbiano vagliato ulteriori possibilità e che continueranno a farlo in futuro.

Alla fine, i due ribadiscono che è arrivato il momento della responsabilità. Facebook intende lavorare con i regolatori di tutto il mondo per assicurarsi che vengano approvate le giuste leggi. Il social network sta anche lavorando sul News Feed per incentrarlo maggiormente sulle interazioni con amici e famigliari.

Schroepfer ha affermato anche che Facebook deve assumersi la responsabilità degli impatti delle proprie piattaforme e che deve cambiare il suo modo di pensare. Un cambiamento che è già in atto. Schroepfer ha sottolineato che negli ultimi 6 mesi sono stati fatti più cambiamenti di quelli che avrebbe ritenuto possibile.

Dichiarazioni, dunque, che non introducono nulla di particolarmente nuovo, se non l’ennesima conferma di voler migliorare ulteriormente la piattaforma per renderla più sicura per gli utenti.

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