Apple punta a nuovi monitor del sonno

Apple brevetta un sistema di monitoraggio della qualità del sonno, forse per la futura produzione di un dispositivo dedicato al riposo.
Apple brevetta un sistema di monitoraggio della qualità del sonno, forse per la futura produzione di un dispositivo dedicato al riposo.

Apple appare sempre più interessata alla produzione di strumenti per il monitoraggio del sonno, dopo aver acquisto Beddit lo scorso anno. È quanto rivela un nuovo brevetto, di recente accordato alla società di Cupertino, per lo sviluppo di un dispositivo da letto capace di misurare la qualità del sonno.

Così come già accennato, lo scorso anno Apple ha acquisito la società Beddit, specializzata nella produzione di monitor da letto per la misurazione della qualità del sonno. In un brevetto dello scorso maggio, e approvato lo scorso 22 novembre, Apple ha sottoposto all’US Patent and Trademark Office un nuovo sistema per raggiungere simili scopi. Intitolata “Sensore piezoelettrico multi-elemento per le misurazioni fisiologiche a letto“, la registrazione illustra il controllo dei movimenti dell’utente durante un normale ciclo di sonno.

Il sistema prevede una pellicola speciale, una sorta di film, in grado di riconoscere i movimenti dell’utente mentre si trova a letto, analizzandone lo spazio occupato, la superficie di contatto del corpo, la temperatura, i movimenti e molte altre informazioni. Tutti i dati potrebbero quindi essere analizzati da un dispositivo iOS abbinato, come un iPhone o un iPad, tramite un’apposita applicazione.

Nel brevetto sono incluse due declinazioni dello stesso progetto. La prima con un sensore in tessuto, simile a quelli già distribuiti da Beddit. La seconda, invece, prevede una sorta di rete – un vero network di sensori – in grado di ricoprire l’intera area del letto. A oggi, non è dato sapere se l’idea sia nata da Apple o, in alternativa, se il brevetto sia lo sviluppo di un progetto già presente in Beddit prima dell’acquisizione.

Come per ogni brevetto targato mela morsicata, in questa fase è difficile prevedere quali siano le reali intenzioni del gruppo di Cupertino. La società registra ogni anno centinaia di prodotti, ma non tutti vengono trasformati in un dispositivo reale e disponibile ai consumatori per l’acquisto.

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