Virgin Galactic raggiunge lo spazio, il video

Lo spazioplano VSS Unity di Virgin Galactic è riuscito a raggiungere lo spazio nel volo di test che ha superato gli 80 chilometri di altitudine.
Lo spazioplano VSS Unity di Virgin Galactic è riuscito a raggiungere lo spazio nel volo di test che ha superato gli 80 chilometri di altitudine.

Virgin Galactic è riuscita nell’impresa di raggiungere lo spazio per la prima volta. Il CEO Richard Branson può quindi festeggiare, dopo l’incidente del 2014 e la morte di uno dei due collaudatori che lo portò sull’orlo della depressione. Nel pomeriggio del 13 dicembre lo spazioplano VSS Unity ha raggiunto l’altitudine di 80 chilometri, “toccando” lo spazio, anche se questa unità non è condivisa da tutte le organizzazioni. Alcune concordano infatti che il confine immaginario che separa l’atmosfera terrestre dallo spazio, chiamata linea di Kármán, sia posizionata ad un’altezza di 100 km sopra il livello del mare.

Si tratta comunque di un’importantissimo risultato, soprattutto per il turismo spaziale di privati, ma anche per gli stessi viaggi spaziali. L’azienda sta lavorando a questo progetto da 14 anni e i primi test del VSS Unity sono iniziati nel 2016. Nella pratica è una navicella che viene poi separata da un più grande aeroplano, chiamato WhiteKnightTwo: questo avviene a un’altitudine di 14mila metri. A quel punto vengono accesi i motori di VSS Unity per raggiungere lo spazio.

Una volta che è stata raggiunta l’assenza di peso, il veicolo rimane per qualche minuto nello spazio, per poi rientrare sulla Terra. Questo è stato il quarto volo di collaudo, mentre nel volo precedente VSS Unity ha raggiunto un’altitudine massima di 52 chilometri. Il futuro di Virgin Galactic è costellato di obiettivi ancora più ambizioni, cioè il raggiungimento di un’altitudine ancora maggiore, dato che i motori non hanno consumato del tutto il carburante per l’ascesa.

L’azienda dice di avere già centinaia di prenotazioni da parte de primi turisti spaziali. I biglietti ovviamente non costeranno poco, l’esborso per ognuno è di 250mila dollari. A quanto pare questi test decretano sempre di più la sicurezza di queste operazioni: è dal 2009 che Branson li annuncia, ma l’incidente del 2014 ha causato gravi ritardi e in parte una riprogettazione dei veicoli.

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