McAfee: malware in aumento su dispositivi IoT

In base al report trimestrale di McAfee sono aumentati i malware che colpiscono i dispositivi IoT, alcuni dei quali utilizzati per generare criptovalute.
In base al report trimestrale di McAfee sono aumentati i malware che colpiscono i dispositivi IoT, alcuni dei quali utilizzati per generare criptovalute.

McAfee ha pubblicato il Threats Report relativo al terzo trimestre 2018. Il documento analizza in dettaglio le tecniche utilizzate dai cybercriminali, le principali vulnerabilità sfruttate per effettuare gli attacchi e i bersagli preferiti. La software house ha rilevato in particolare un incremento dei malware che colpiscono i dispositivi IoT e quelli che generano valute digitali attraverso il cryptomining.

Il report trimestrale viene redatto sulla base di ricerche approfondite, analisi investigative e dati ottenuti dal cloud McAfee Threat Intelligent. Nel documento vengono anche indicati i siti e i forum del dark web, attraverso i quali avviene la compravendita di tool di hacking e dei dati rubati agli utenti. Gli argomenti più popolari sono il furto delle password e dei dati delle carte di credito mediante attacchi contro le piattaforme di pagamento utilizzate dai siti di e-commerce. Molto popolari anche le discussioni sulle vulnerabilità e sugli exploit kit. I ransomware sono ancora molto diffusi (+45% rispetto al secondo trimestre) e cresce l’interesse verso una nuova tipologia denominata RaaS (Ransomware-as-a-Service), come GandCrab.

Tra i malware in ascesa spiccano i “coin miner“, ovvero quelli che sfruttano la potenza di calcolo dei computer per generare criptovalute. Il loro numero è aumentato del 55% rispetto al terzo trimestre e del 4.467% in un anno. I cybercriminali hanno rivolto l’attenzione verso i dispositivi IoT (+203% in un anno), in quanto non hanno sistemi di sicurezza avanzati. Dato che la singola CPU non è sufficientemente potente sono state create “reti” composte da migliaia di device per il mining.

I malware per smartphone sono diminuiti del 24%, ma sono aumentate le “fake app” che permettono di ottenere dati sensibili, come la posizione geografica e l’elenco dei contatti, di scattare foto e di ascoltare le conversazioni telefoniche. Infine, contrariamente a quanto si pensi, il numero di malware per macOS è in aumento: +9% rispetto al secondo trimestre e +51% in un anno.

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