Al Search Marketing Connect l'evoluzione del web

Marco Quadrella, responsabile di Search On Media Group e speaker del Search Marketing Connect, ci racconta i temi più caldi dell'edizione 2018.
Marco Quadrella, responsabile di Search On Media Group e speaker del Search Marketing Connect, ci racconta i temi più caldi dell'edizione 2018.

Search Marketing Connect è l’evento dedicato ai professionisti dei motori di ricerca che si è tenuto il 14 e 15 dicembre al Palacongressi di Rimini. Per il 13esimo anno, la manifestazione ha raccolto esperti, consulenti e ragazzi intorno ai temi che tanto interessano chi lavora con il web, con i suoi flussi e paradigmi. A raccontare il focus della due giorni romagnola è Marco Quadrella, Responsabile del reparto consulenza di Search On Media Group e speaker dell’evento.

Come le passate edizioni, al centro dei momenti di formazione e dibattiti ci sono la SEO, il pay-per-click e le web analytics. Nato proprio per volontà di alcuni professionisti SEO,  il Search Marketing Connect si è poi evoluto in un’occasione di più ampio respiro, per rappresentare un motivo di riflessione su quelle dinamiche, non solo tecniche, che hanno trasformato, e ancora trasformano la rete. Come ci spiega Marco:

Ogni anno, a seconda dei trend, ci sono vari filoni e argomenti. Nel 2018 il concetto centrale è stato quello del “cambiamento”. Nonostante si tratti di materie giovani, negli ultimi 12 mesi abbiamo vissuto una serie di miglioramenti, più o meno evidenti, capaci di far entrare le dinamiche del web in una nuova era. Pensiamo agli algoritmi di machine learning, alle rinnovate modalità di accesso alle informazioni, che si ripercuotono sul mercato e sui consumatori. Qualche esempio? Il boom degli altoparlanti connessi, che abilitano nuove tendenze di interazione con internet. Se fino a ieri inserzionisti e aziende potevano attuare le loro campagne tra i risultati di ricerca di Google e i portali, oggi e, ancora più domani, si dovranno pensare metodi differenti, magari revenue basate su quante volte ci siamo serviti di certe categorie di risposta da parte di Google, Alexa e tutti gli altri; che danno meno importanza alla visione e più al supporto vocale.

Si tratta comunque di opportunità, che spesso le aziende non colgono, e che dunque bisogna delegare ai consulenti, che svolgeranno un ruolo sempre più fondamentale per incentivare la trasformazione digitale. Proprio la consulenza, magari quella dei giovani, è stato un punto essenziale del Search Marketing Connect.

In un mondo che procede veloce e in cui le aziende cercano soprattutto soft skill, c’è bisogno di incentivare la formazione tecnica, ovviamente, ma anche quelle capacità di gestione, problem solving e comunicazione che rappresentano il vero distinguo in un panorama che rischia di appiattirsi in cima. Tornando alle tematiche dell’evento:

Sulla parte SEO, il dato principale è che Google va sempre più incontro alle esigenze di chi “cerca”, in una maniera più completa di quanto fatto in precedenza. Big G non solo fornisce soluzioni ma vuole risolvere problemi. Come lo fa? Premiando i portali verticali e chiedendo agli amministratori di ottimizzare i loro progetti. Nel campo del pay-per-click, l’automazione prende il largo e consente di liberare le ore che le risorse hanno da sempre dedicato dietro lo schermo. Ora è possibile dedicare il personale ad attività di più alto valore strategico, sfruttando i software avanzati per compiere quelle operazioni per le quali prima c’era bisogno di giorni, se non settimane. Infine, le Web analytics vedono una costante evoluzione che rende più semplice le attività di mera reportistica; così da presentare agli stakeholder un dato maggiormente puntuale e chiaro. Ma, per questo, se tutti, o quasi, possono oggi trascrivere report, servono professionisti bravi a portare avanti le analisi, ovvero capaci non di spiegare cosa è successo ma perché è successo.

Una sensibilità comportamentale che ci distingue, chissà ancora per quanto, dalle macchine.

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