Fastweb e Vodafone, siti web poco trasparenti

AGCOM ha erogato una sanzione di 87 mila euro a Fastweb e a Vodafone per la scarsa trasparenza dei loro siti web.
AGCOM ha erogato una sanzione di 87 mila euro a Fastweb e a Vodafone per la scarsa trasparenza dei loro siti web.

AGCOM ha deciso di multare Fastweb e Vodafone per la violazione dell’articolo 71, comma 1, del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, in combinato disposto con l’articolo 4, comma 1, della delibera n. 252/16/CONS. Più nello specifico, entrambi gli operatori sono stati condannati dall’Autorità per scarsa trasparenza delle informazioni tariffarie presenti all’interno dei loro siti. AGCOM infatti, ha accertato che le pagine “Trasparenza tariffaria” dei siti www.vodafone.it e www.fastweb.it, nelle sezioni dedicate alle offerte rivolte alla clientela privati e aziende, consultate rispettivamente in data 20 marzo 2018 e 5 aprile 2018, non rispettavano tutte le prescrizioni dell’art. 4 della delibera n. 252/16/CONS.

In termini più semplici, la scarsa trasparenza delle condizioni economiche delle offerte consumer e business dei siti dei due operatori non hanno permesso ai consumatori di comprendere sino in fondo le condizioni economiche delle loro offerte. Questa confusione non avrebbe anche permesso ai consumatori di effettuare una corretta comparazione delle offerte di Fastweb e Vodafone con quelle degli altri operatori. Una condizione che alla fine ha portato all’effetto di limitare la concorrenza del mercato e la libertà di scelta dei consumatori. Alla luce di quanto appurato, AGCOM ha deciso di multare sia Fastweb che Vodafone con un’ammenda di 87 mila euro.

Trattasi di una multa sicuramente non particolarmente alta, soprattutto se confrontata con le ammende erogare dall’AGCOM di recente sempre verso gli operatori in particolare sul controverso caso delle bollette a 28 giorni.

Tuttavia questa è solo l’ultima di molte multe che AGCOM sta erogando agli operatori del mercato della telefonia mobile, segno che l’Autorità si sta dimostrando sempre più attenta a proteggere i diritti dei consumatori.

Le due società avranno, adesso, 30 giorni di tempo per presentare un eventuale ricorso.

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