Apple, accordo in Francia: 500 milioni in tasse

Apple ha stretto un accordo con il fisco francese per il pagamento di tasse arretrate: secondo le indiscrezioni, si tratterebbe di 500 milioni di euro.
Apple ha stretto un accordo con il fisco francese per il pagamento di tasse arretrate: secondo le indiscrezioni, si tratterebbe di 500 milioni di euro.

Apple potrebbe aver raggiunto un accordo con le autorità francesi per il pagamento di tasse arretrate, relative a un arco di tempo di 10 anni. È quanto riportano le agenzie di stampa internazionali, come Reuters, nel sottolineare come il gruppo di Cupertino sia pronto a versare ben 500 milioni di euro nelle casse del fisco d’Oltralpe.

La notizia è emersa in mattinata sugli organi di stampa francesi, ma è stata confermata da Apple France soltanto poche ore fa, con una breve nota ufficiale. Nell’intervento, la divisione del gruppo di Cupertino non ha voluto svelare l’entità dell’accordo con le autorità francesi, ma indiscrezioni della stampa locale confermano i 500 milioni di dollari. In precedenza, la società di Apple Park aveva raggiunto un accordo con l’Italia, da 318 milioni di euro.

Come compagnia multinazionale, Apple è regolarmente sottoposta a controlli da parte delle autorità di tutto il mondo. Il fisco francese ha di recente concluso una verifica pluriennale sui conti francesi della compagnia, quei dettagli verranno pubblicati nei nostri conti pubblici.

Al momento, non è dato sapere quali obblighi di legge il gruppo di Cupertino abbia eventualmente violato, tanto da richiedere la compensazione di ben 10 anni di tasse al fisco. Sempre secondo il già citato MacRumors, la vicenda potrebbe essere relativa al versamento di oneri fiscali in Paesi europei diversi rispetto alla Francia, per operazioni tuttavia avvenute sul suolo francese. Naturalmente, non giungendo una conferma diretta da parte delle autorità, si tratta di semplici supposizioni da prendere con le pinze.

Non è la prima volta che le autorità francesi, tuttavia, eseguono estese indagini sugli operatori del mercato tecnologico, per individuare eventuali irregolarità sul fronte delle tasse. Qualche tempo fa, ad esempio, venne stretto un accordo con Amazon di diversi milioni di euro, per errori nelle tassazioni antecedenti al 2010.

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