Google Home, app cambia colore delle luci smart

L'app di Google Home adesso consente di cambiare colore delle proprie lampadine smart, anche se non sono molti quelli disponibili nella tavolozza.
L'app di Google Home adesso consente di cambiare colore delle proprie lampadine smart, anche se non sono molti quelli disponibili nella tavolozza.

L’app di Google Home, fino a questo momento, permetteva soltanto di regolare la luminosità delle lampadine intelligenti della propria abitazione, e di accenderle e spegnerle, ma non di cambiarne il colore. Tuttavia l’ultimo aggiornamento dell’applicazione aggiunge una tavolozza di colori da cui scegliere, a patto che si possiedano delle luci smart RGB ovviamente.

Peccato che le opzioni siano piuttosto limitate rispetto alla gamma di colori cui si avrebbe accesso utilizzando un’app dedicata di aziende come Philips, tanto per citarne una: infatti, attraverso l’applicazione di Google Home è possibile scegliere solo tra 42 colori preimpostati (pochissimi, se si considera che sono oltre 16 milioni i colori che le moderne luci smart RGB hanno la possibilità di riprodurre).

È comunque una funzionalità interessante qualora si desideri cambiare l’atmosfera di un ambiente e passare a qualcosa di diverso dal classico bianco senza dover utilizzare più app o dire qualcosa ad alta voce a Google Home o all’Assistente Google sul proprio telefono.

BigG ha rivisto l’app di Home in autunno, trasformandola in una sorta di centro di comando per tutti i gadget per la casa intelligente compatibili con Google Assistant. Invece di aprire app separate per far funzionare i vari dispositivi (o fare affidamento sui comandi vocali), Google ha spostato molti controlli utili direttamente nell’app di Home, mettendo di fatto un hub centralizzato nella mano dell’utente.

A proposito del colosso della ricerca, di recente è emerso in rete un aneddoto alquanto bizzarro: il co-creatore di Maps, Bret Taylor, ha raccontato che la modalità Satellite della celebre app di navigazione avrebbe dovuto chiamarsi “Modalità uccello”, ma dopo numerosi dibattiti il team ha deciso di scartare quel nome.

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