Q, la prima IA di genere non-binario

Alcuni sviluppatori hanno realizzato un'intelligenza artificiale, chiamata Q, con una voce né maschile né femminile.
Alcuni sviluppatori hanno realizzato un'intelligenza artificiale, chiamata Q, con una voce né maschile né femminile.

Sia Siri di Apple che Alexa di Amazon hanno un tratto in comune: entrambi gli assistenti digitali hanno delle voci femminili. Una caratteristica che ha reso senz’altro più naturale e realistica la conversazione tra utente e intelligenza artificiale, ma che ha assegnato un genere alla tecnologia. Adesso, un gruppo di ricercatori sta cercando di cambiare rotta lanciando il primo assistente personale di genere non-binario, vale a dire con una voce né maschile né femminile. Si chiama Q ed è stata creata sulla base di voci di persone che si identificano genderqueer.

Il risultato è stato testato su 4.600 soggetti, che hanno selezionato la voce che ritenevano più “asessuale”. Allo sviluppo ci sono i ricercatori del Copenaghen Pride, che hanno collaborato con il gruppo per la campagna sull’uguaglianza delle pari opportunità Equal AI e l’agenzia Virtue. La speranza è che i grandi sviluppatori di IA decidano di adottare per il proprio assistente digitale una voce libera dal genere, al fine di allontanare lo stereotipo secondo cui le donne sono più utili e premurose degli uomini.

Julie Carpenter, una delle menti dietro Q, ha dichiarato:

Le aziende si rivolgono a una ricerca che dice loro che le persone si aspettano una voce femminile. A volte siamo ancorati a questi stereotipi e quello che stiamo facendo è rinforzarli. Non li stiamo cambiando. Q è un passo avanti nella vera innovazione perché costringe a un esame critico le credenze delle persone.

A proposito di assistenti digitali, di recente Google ha annunciato che la conversazione con il suo Assistant su Home Hub (lo smart display di casa) sarà più fluente e naturale – in pratica l’utente non dovrà ripetere “Ok Google” a ogni interruzione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti