Samsung, il Note10 non supporterà Gear VR?

Chi possiede uno degli attuali visori Gear VR di Samsung non potrà piazzarci dentro il nuovo Galaxy Note 10, versione classica o Plus.
Chi possiede uno degli attuali visori Gear VR di Samsung non potrà piazzarci dentro il nuovo Galaxy Note 10, versione classica o Plus.

Samsung non ha confermato ufficialmente che la serie Galaxy Note10 appena annunciata è incompatibile con Gear VR ma alcune fonti giurano di si, una chiara evidenza del fatto che l’azienda sta abbandonando la piattaforma casalinga hardware, potenziata da un software sviluppato insieme a Oculus.

Gear VR monta un alloggiamento fatto apposta per i Galaxy di Samsung, nelle ultime versioni dotato di una slitta che si adatta sia a smartphone classici che più grandi, come il Note9.  Sviluppato in collaborazione con Oculus , l’accessorio ha offerto un primo avvio nel mondo della realtà virtuale senza richiedere il tethering del computer o un design completamente autonomo, ma quasi sempre spedito insieme a pacchetti promozionali e con risultati scarni per quanto riguarda la vendita ad-hoc, singola.

Concettualmente, non è del tutto sorprendente che il Note10 sia escluso dal mondo Gear VR. Samsung ha continuato ad aumentare le dimensioni dello schermo dei suoi dispositivi ed è stata già costretta a realizzare visori aggiornati, anno dopo anno, solo per supportare i suoi telefoni di punta. Gli utenti si sono ritrovati a dover comprare, se appassionati, un Gear VR all’anno, sostenendo un prezzo non del tutto concorrenziale.

Per questo, pare che la compagnia si stia concentrando su altre alternative: «Siamo impegnati a innovare il settore VR e AR per offrire nuove esperienze ai nostri consumatori» – aveva dichiarato a The Verge, il che suggerisce che sta pianificando aggiornamenti per gli Odyssey, già visti in precedenza e da collegare al computer, proprio come HTC Vive e Oculus. Per il momento, Samsung ha fatto affidamento su partner come Facebook e Microsoft, lavorando sul proprio hardware e software, incluso un servizio cloud.

Per questo, molto presto gli sforzi potrebbero tradursi in un oggetto concreto, indipendente dagli smartphone ma pure dai computer, magari dotato di chip Exynos di ultima generazione che, al pari degli Snapdragon di Qualcomm, potrebbe tranquillamente potenziare un accessorio VR o AR standalone, senza necessità esterne.

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