ESA, approvata la missione anti-asteroide Hera

L'ESA ha approvato la missione Hera, utile per testare il piano di deflessione degli asteroidi diretti verso la Terra.
L'ESA ha approvato la missione Hera, utile per testare il piano di deflessione degli asteroidi diretti verso la Terra.

L’ESA, l’agenzia spaziale europea, ha approvato Hera: una missione che mira a deflettere gli asteroidi. L’obiettivo è quello di scoprire se le nostre tecnologie siano sufficienti o meno per garantire una maggiore sicurezza del nostro Pianeta e scongiurare, nel peggiore dei casi, un Armageddon.

Il test, che costerà 320 milioni di dollari, vedrà la collaborazione dell’ESA e della NASA. Le due agenzie spaziali invieranno due veicoli verso un sistema a doppio asteroide chiamato Didymos. La sonda DART della NASA si schianterà contro l’asteroide più piccolo, battezzato Didymoon, a una velocità di 13.320 miglia orarie, mentre il cubesat italiano LICIAcub registrerà il tutto.

Hera arriverà più tardi per mappare il cratere da impatto e misurare la massa dell’asteroide; trasporterà due CubeSat che potranno sorvolare da vicino la superficie del corpo celeste per poi atterrare e liberare dei piccoli droni, grandi come una valigetta. Il loro compito sarà quello di catturare i “dati vitali” sul carattere creatosi, così da fornire agli scienziati importanti informazioni come la massa dell’asteroide. Lo scopo, ha affermato l’ESA, è “trasformare la deflessione degli asteroidi in una ben nota tecnica di difesa planetaria”. Sarà interessante seguire da vicino la vicenda, perché si tratta di una prova importante per la sicurezza della Terra: in molti infatti hanno supposto che, qualora un asteroide dovesse impattare contro il nostro Pianeta, potrebbe essere un grosso problema per l’umanità in quanto la tecnologia attuale non sarebbe ancora sufficiente per la completa salvaguardia.

Intanto i ricercatori della NASA sono riusciti a realizzare la prima mappa globale di Titano, la più grande luna di Saturno. In questo modo, l’agenzia spaziale potrebbe avere una migliore idea di dove condurre il proprio lander, ma anche sapere cosa aspettarsi quando atterrerà. L’obiettivo è quello di raggiungere la superficie della luna ghiacciata di Saturno nel 2034.

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