Zoom: videochat a prova di intrusi

Zoom annuncia l’introduzione nelle videoconferenze della crittografia "end-to-end", la stessa usata da WhatsApp e Telegram per proteggere le chat
Zoom annuncia l’introduzione nelle videoconferenze della crittografia "end-to-end", la stessa usata da WhatsApp e Telegram per proteggere le chat

Zoom fa un passo in avanti importante dal punto di vista della sicurezza. Dopo le tante accuse subite nei mesi del lockdown per via di alcune falle, il servizio di videoconferenze ha deciso di offrire un grado di tranquillità superiore ai propri utenti. L’app è finita al centro delle polemiche perché alcune videochat degli utenti, alcune anche aziendali, sarebbero finite in Rete per via delle “porte” aperte sui server cinesi. La crescita esponenziale del numero di utilizzatori nel mondo, soprattutto per via della pandemia, ha imposto però l’azienda ad allinearsi alla concorrenza per evitare di perdere quote di mercato.

Zoom: ecco la crittografia “end to end”

L’ultima novità in ordine di tempo è l’introduzione nelle videochat della crittografia “end-to-end”, ovvero quella già utilizzata da applicazioni di messaggistica come WhatsApp, Telegram e Signal. L’annuncio arriva direttamente con una nota di Zoom che a partire dalla prossima settimana e per un periodo di 30 giorni sperimenterà appunto questo nuovo livello di protezione. In un mese di test i tecnici dell’app raccoglieranno i feedback degli utenti che decideranno di attivare la crittografia per le videochat con altri utenti fino ad un massimo di 200. “La crittografia end-to-end – dichiara il Ceo di Zoom Eric S. Yuan – è un altro passo avanti per rendere Zoom la piattaforma di comunicazione più sicura al mondo”.

Una piattaforma per guadagnare con gli eventi

E le novità non sono finite, perché contestualmente Zoom ha annunciato l’arrivo di una piattaforma tramite la quale monetizzare gli eventi online. Si tratta di un servizio molto utile a chi vuole organizzare concerti e spettacoli a distanza, lezioni a pagamento, sessioni di training e tanto altro ancora. Chiamata OnZoom, disponibile in versione beta pubblica, consentirà a chi organizza l’evento di vendere i biglietti virtuali a chi vuole partecipare. Una piattaforma molto utile in un momento in cui i contagi sono in risalita e determinate manifestazioni non potranno ancora tenersi in presenza.

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