Russia, sventato il furto di venti GPU Nvidia RTX 3070

La polizia russa ha arrestato i dipendenti di un'azienda che avevano trafugato delle schede Nvidia per rivenderli al mercato nero.
La polizia russa ha arrestato i dipendenti di un'azienda che avevano trafugato delle schede Nvidia per rivenderli al mercato nero.

La polizia russa ha sventato il furto di una ventina di schede grafiche Nvidia da parte degli impiegati di una compagnia chiamata Wildberries, il più grande rivenditore on line del Paese. Questi avrebbero sottratto delle GPU NVIDIA RTX 3070 dai magazzini dell’azienda per poi tentare di rivenderle al mercato nero.

Schede Nvidia come oro

La situazione di crisi a livello internazionale in termini di scarsità dei semiconduttori, che ha causato la riduzione di scorte delle schede grafiche e l’aumento del loro prezzo, sta spingendo sempre più truffatori a puntare chip o componenti hardware per le loro malefatte. Di fatto, in questo momento storico il furto di componenti come questi sono molto appetibili per chi cerca di arricchirsi rapidamente.

Tornando al furto avvenuto in Russia, il prezzo sul mercato nero di ognuna delle schede trafugate è all’incirca 200.000 Rubli, ovverosia 1.900 dollari americani o 1.715 Euro, quindi il valore complessivo dell’intera refurtiva sarebbe di circa 34.000€.

Un bel gruzzolo, non c’è che dire, per gli autori del furto. Peccato per loro che sono stati subito individuati dai video di sorveglianza interna della stessa azienda, e che sono stati bloccati quasi subito mentre cercavano di liberarsi del malloppo presso un banco dei pegni. La polizia russa li ha infatti arrestati seduta stante, sequestrando la merce che poi è stata restituita alla società per la quale i ladri lavoravano, Wildeberries, appunto.

La crisi sul mercato dei semiconduttori tra l’altro sembra non trovare una via d’uscita. Foxconn, leader mondiale nel mercato della produzione di elettronica di consumo e azienda fornitrice di alcune delle più importanti società mondiali, come per esempio Apple, giorni fa ha annunciato l’immediata interruzione di ogni produzione  nei suoi stabilimenti di Longhua e Guanlan fino a nuove disposizioni. Il motivo è legato al lockdown disposto dalla autorità locali per contrastare una recrudescenza nell’area del virus Covid-19.

 

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