Apple vuole espandere i suoi servizi per ridurre la dipendenza da terzi

Sembra che Apple stia lavorando alla creazione di un sistema bancario proprietario: ma come funzionerà e cosa offrirà ai suoi clienti?
Sembra che Apple stia lavorando alla creazione di un sistema bancario proprietario: ma come funzionerà e cosa offrirà ai suoi clienti?

Secondo quanto si apprende, sembra che Apple stia lavorando su una tecnologia innovativa per l’elaborazione dei pagamenti dei suoi prodotti finanziari; ma quando la vedremo?

Facciamo il punto: questa ipotetica nuova tecnologia di elaborazione dei pagamenti fa riferimento ad un piano pluriennale per espandere i suoi servizi finanziari. Sappiamo che serve per ridurre la sua dipendenza dai suoi partner e diventare così più indipendente.

Apple creerà un proprio istituto bancario?

A dare la notizia ci pensa il sito di Bloomberg, e il rapporto che afferma che l’OEM di Cupertino sta sviluppando una propria infrastruttura dedicata ai processi di pagamento. Pensiamo alla valutazione del rischio, all’analisi delle frodi, ai controlli sul credito e la gestione delle controversie: in poche parole, si tratta di operazioni simili a quelle offerte dagli istituti bancari. Inoltre, secondo quanto si legge, il marchio vorrebbe creare degli strumenti utili per calcolare i premi degli interessi, approvare transazioni e molto altro ancora.

Una parte del progetto viene chiamata “Breakout” e fra le conseguenze del tutto, prevede l’allontanamento di Apple dai suoi attuali sistemi finanziari.

Oggi sappiamo che la compagnia statunitense si affida ai suoi partner: Goldman Sachs Bank e CoreCard per Apple Card, Green Dot per Apple Cash e Citizens Bank.

Con la sua inedita piattaforma però, la mela potrebbe così creare i suoi servizi finanziari per i prodotti futuri. Ad oggi, c’è già Apple Card e Apple Pay, ma potrebbe presto potrebbe offrire delle opzioni innovative per l’abbonamento dei suioi device.

Per esempio, il piano “acquista ora, paga dopo” sarà il primo prodotto dell’azienda a venir lanciato all’interno di “Breakout”. Ad ogni modo, ci vorrà ancora diverso tempo prima che questo servizio diventi ufficiale, pertanto vi invitiamo a prenderlo con “un pizzico di sale” e a restare connessi per ulteriori informazioni in merito.

Voi cosa ne pensate?

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