31esimo su Google, non è un caso

Se il tuo sito web crolla dal primo al 31esimo posto nel ranking di Google non può essere un caso. Anzi, è una precisa penalizzazione. Il tutto è venuto a galla sul forum di Webmasterworld.com ed un breve dibattito sull’apposito gruppo di discussione ha chiarito come l’adozione di particolari provvedimenti sia una mossa strategica usata da Google per mantenere alto il livello qualitativo delle proprie risposte sulla base delle policy pubblicate ed adottate.

La penalizzazione è stata ribattezzata “Minus Thirty” ed il responsabile Google Adam Lasnik ha esplicitamente affrontato l’argomento spiegando come le istruzioni del motore siano chiare e che per recuperare le posizioni perse occorra semplicemente verificare quanto messo in opera con il proprio sito web verificando la propria completa adesione ad ogni indicazione fornita tramite le “Webmaster Guidelines”. Non solo: Lasnik spiega che Google non può notificare a tutti quanto posto in essere per difende il proprio indice e comunque le azioni intraprese hanno come fine esclusivo il raggiungimento di una massima qualità possibile per il proprio ranking.

TagliaBlog segnala la vicenda spiegando che la penalizzazione “minus thirty” sarebbe stata adottata a partire dal 13 Ottobre: «attualmente non c’è un motivo ufficiale a causa del quale viene inflitta la penalizzazione: si dubita possa essere legato alla presenza di programmi di affiliazione all’interno del sito, ma sono solo ipotesi». Il caso è inoltre in discussione in lingua italiana sul ForumGT.

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