Acer Aspire One 756: un netbook agile con Sandy Bridge - la nostra prova

L'Aspire One 756 siede al gradino più alto della linea netbook di Acer, anche se in realtà ha ben poco a cui spartire coi suoi simili. La CPU Sandy Bridge e la scocca sottile lo collocano in una nicchia a parte, più vicina agli ultra-portatili tradizionali.
L'Aspire One 756 siede al gradino più alto della linea netbook di Acer, anche se in realtà ha ben poco a cui spartire coi suoi simili. La CPU Sandy Bridge e la scocca sottile lo collocano in una nicchia a parte, più vicina agli ultra-portatili tradizionali.

netbook, trasformando il boom partito nel 2008 in una nicchia in declino ormai poco interessante sia per i produttori — che cercano prodotti più redditizi — sia per gli utenti, che ormai preferiscono indirizzarsi su tavolette Android.

Oggi diamo uno sguardo da vicino all’Aspire One 756, un ultra-portatile da 11,6″ che compare al top dell’offerta netbook di Acer ma che in realtà ha ben poco a cui spartire con i modelli analoghi, dato che utilizza una CPU Sandy Bridge piuttosto che i soliti Atom o C-60 di AMD. Spessore ridotto, potenza e prezzo lo collocano in una nicchia a parte e lo rendono un prodotto interessante per chi non vuole accontentarsi del solito netbook e preferisce un miglior compromesso tra potenza e portabilità. Continua dopo la pausa.

Le specifiche

  • Modello: Netbook Aspire One AO756-877B2kk
  • Processore: Intel Celeron 877 Sandy Bridge 1,4GHz, 2 core e 2 threads, 2MB di cache, supporto 64 bit
  • Chipset: Intel HM70 Express
  • Memoria istallata: 4GB DDR3, espandibile a 8GB sul secondo banco SODIMM (dual-channel disattivato in default)
  • Hard disk: Hitachi Travelstar 320GB SATA, 5400RPM
  • Lettore ottico: non presente
  • Schermo: 11,6″ TN glossy Acer CineCrystal, 1366×768 16:9, retroilluminazione LED
  • GPU: Intel HD Graphics, memoria condivisa
  • Network: Wi-Fi Atheros IEEE 802.11b/g/n, Fast Ethernet, Bluetooth
  • Webcam: Acer HD CrystalEye
  • Input: tastiera chiclet, touchpad Synaptics ClickPad V8.1 multi-gesture
  • Porte: HDMI, VGA, 3x USB 2.0, Ethernet RJ-45, audio/mic
  • Batteria: 2600 mAh a 4 celle Li-Ion, autonomia dichiarata 4+h
  • Dimensioni: 27,4x285x202mm, 1,38Kg
  • Software: Windows 7 Home Premium 64-bit (aggiornabile a Windows 8 col programma Windows Upgrade Offer per 14,99€), Office Starter (solo Word ed Excel con funzionalità ridotte, con messaggi pubblicitari. PowerPoint e Outlook non inclusi)

Cosa c’è dentro


Il modello che abbiamo provato è l’Aspire One 756 877b2kk con CPU Celeron 877 da 1,4GHz (800MHz a riposo), che per qualche strana ragione si colloca su un gradino più alto dell’altra variante con Pentium 967 da 1,3GHz. Due CPU praticamentente identiche tranne per frequenza e supporto per la virtualizzazione in hardware VT-x, assente sul Pentium.

Il core Sandy Bridge è una versione semplificata dell’i3: manca Hyperthreading (che raddoppia in modo virtuale il numero delle CPU) e c’è meno cache, 2MB contro 3MB, ma la sostanza rimane. La GPU è la HD Graphics con 6 unità di esecuzione, con supporto per Direct X 10.1 e frequenza dinamica tra 350 e 1000MHz.

Il resto della configurazione comprende un hard disk Hitachi Travelstar da 320GB da 5400rpm, display Cine Crystal glossy da 11,6″ da 1366×768 pixel e un set standard di connessioni: WiFi, Bluetooth, Ethernet, lettore Mini SD, HDMI e la vecchia VGA. Le porte USB sono 3 e tutte basata sul vecchio standard USB 2.0.

Niente di particolarmente eccitante sul fronte software. Il sistema operativo fornito è Windows 7 Home Premium x64, esente dal programma di Windows Upgrade Offer per l’acquisto di una copia della nuova versione a 14,99€.

Design e input


C’è chi è arrivato a definire questo laptop una sorta di Ultrabook della nicchia netbook (“netrabook”?), ma noi non ci sbilanciamo e preferiamo rimanere realisti. Apprezziamo il design minimalista ispirato ai modelli di fascia alta, ma i materiali sono quel che sono: un misto di plastica opaca sul poggiapolsi unita a un coperchio e una cornice interna glossy, come se non bastasse lo schermo già altamente riflettente, un vero incubo negli usi esterni. Niente magnesio, alluminio o altre leghe leggere. 100% plastica e per forza di cose 0% Ultrabook.

La costruzione è solida, lo chassis non flette in modo percepibile e non scricchiola. La scocca è molto più sottile degli Asus Eee PC Seashell, ma ci sono alcuni particolari che lasciano a desiderare come il bordo di giunzione del coperchio che incapsula il display, oppure la scelta di tastiera e — per qualcuno — il touchpad. L’Aspire One è realizzato in 4 colori divers (azzurro, rosso, nero e argento), ma in Italia è praticamente solo disponibile in nero, e raramente in argento.

La tastiera è di tipo chiclet, con tasti a isola e un layout adeguato, peccato che i tasti direzionali sono di dimensioni illipuziane, un aspetto che rende la navigazione tramite frecce un esercizio chirurgico sopratutto per chi non ha mani piccoli. La corsa dei tasti è una delle più brevi che ho mai potuto di sperimentare sui miei polpastrelli.

Il comfort di digitazione è mediocre e a volte una pressione non perpendicolare di alcuni tasti può risultare in un suono meccanico differente. Nel complesso una tastiera appena sufficiente, molto sacrificata per via dello spazio ridotto. I netbook di Asus, Compaq e HP offrono tutti una tastiera di qualità superiore.

Il touchpad integrato è il Synaptics ClickPad V8.1, un modello dotato di tasti meccanici nascosti negli angoli bassi e di riconoscimento multi-gesture. L’assenza di tasti fisici da un lato fornisce aree più estese e intuitive di click, ma dall’altro in situazioni di poca illuminazione non ci da un feedback tattile sulla presenza o meno del tasto, difficile da individuare “alla cieca”.

Schermo


Lo schermo incluso nell’AO756 è un classico pannello economico TN, ricoperto da un rivestimento molto riflettente che rende difficile l’uso in ambienti esterni. Avvicinando lo sguardo si nota una sorta di pattern retinato, ma per il resto i livelli di luminosità massimi sono adeguati, così come la riproduzione dei colori che appaiono saturi e gradevoli, oltre la media degli altri netbook da 12″.

Il nostro esemplare ha una leggera dominante fredda che si può correggere con facilità tramite le regolazioni interne al pannello Intel. Come per la quasi totalità dei modelli da 11,6″ abbiamo una risoluzione da 1366×768 pixel per una densità di 135 PPI, un buon compromesso tra dimensione dei pixel e spazio su desktop.

Gli angoli di visione sono quelli tipici da TN economico, con variazioni improvvise sull’asse verticale che si traduce in un punto di nero e colori ideali solo con visioni quasi perfettamente perpendicolari.

Prestazioni

La CPU Sandy Bridge di derivazione i3 dà all’ultra-portatile una buona reattività, assente dei tempi morti di caricamento dei netbook tradizionali basati su Atom o i C-50 o C-60 di AMD. I browser così come le suite da ufficio non mostrano il minimo segno di arrancamento, merito anche dei 4GB di DDR3 a bordo.

A differenza degli Atom, i video 1080p non danno alcun segno di rallentamento e la GPU Intel Graphics HD permette anche un leggero utilizzo gaming — abbiamo provato Minecraft, con risultato decenti — con risultati nettamente superiori non solo agli Atom, ma anche all’APU AMD C-50 con Radeon HD 6250 integrata.

    SunSpider 0.9.1 JavaScript Benchmark:

  • Intel Core i5-2500K – 133ms
  • Intel Core2 Duo Q6600 – 260ms
  • Acer Aspire One 756 (Intel Celeron 877) – 429.1ms
  • Asus Eee PC 1215B (AMD C-50) – 1300.1ms
    PCMark 7:

  • Acer Aspire One 756 (Intel Celeron 877) – 1477
  • Asus Eee PC 1215B (AMD C-50) – 780
  • Asus Eee PC X101CH (Intel Atom N2600) – 684
    3DMark 06:

  • Acer Aspire One 756 (Intel Celeron 877) – 2523
  • Asus Eee PC 1215B (AMD C-50) – 1539
  • Asus Eee PC X101CH (Intel Atom N2600) – 469
    CineBench 11.5 OpenGL:

  • Aspire One 756 (Intel Celeron 877) – 6.25fps
  • Asus Eee PC 1215B (AMD C-50) – 5.04fps
    CineBench 11.5 CPU

  • Acer Aspire One 756 (Intel Celeron 877) – 1.06
  • Asus Eee PC 1215B (AMD C-50) – 0.31
    CineBench 11.5 multi-processore:

  • Acer Aspire One 756 (Intel Celeron 877) – 0.55
  • Asus Eee PC 1215B (AMD C-50) – 0.17

Rumorosità, audio e autonomia

Durante l’utilizzo normale su web o applicazioni leggere la ventola di raffreddamento rimane su velocità accettabili e spesso è inudibile. La riproduzione di video HD su YouTube fa salire il numero di rotazioni al minuto ma si mantiene su livelli trascurabili. I livelli massimi di rotazione causati dai benchmark o dai giochi rendono il netbook più rumoroso, ma sempre entro margini accettabili.

Gli altoparlanti inclusi sono di tipo economico e sono quasi totalmente privi di bassi. Il suono tende a distorcere e anche nelle conversazioni su Skype i risultati non sono particolarmente soddisfacenti. Per le chat vocali raccomandiamo cuffie microfonate, d’obbligo invece nella visione di film se ci tenete alla qualità audio.

Purtroppo il poco tempo a disposizione non ci ha permesso di eseguire dei test dedicati sull’autonomia. I 17W di TDP del Celeron 877 sono bel al di sopra dei valori delle altre piattaforme tipiche da nebook, e di certo la batteria da sole 4 celle non aiuta. Il risultato è un ultra-portatile dall’autonomia decisamente , stimata dalla casa in “oltre 4 ore”.

Conclusioni


L’Aspire One 756 reinterpreta il concetto netbook sotto una luce differente. Non rende improvvisamente inutili i modelli da 10,1″ con Intel Atom, che rappresentano in ogni caso un buon compromesso di ultra-portabilità a prezzi popolari (~200€), ancora preferibili ai tablet Android se oltre alla navigazione c’è necessità di lavorare molto su testi. Stesso discorso per i modelli da 11,6″ basati su AMD C-60, che trovano una ragione d’esistere nella fascia sub-300€ grazie alle migliori prestazioni generali unite a diagonale e risoluzione maggiori (gli Atom sono confinati ai 10,1″, ma AMD domina negli 11,6″).

Se il budget è ristretto, volete un ultra-portatile ma non gradite l’idea di prestazioni blande non resta che ripiegare su soluzioni basate sui nuovi Sandy Bridge a basso consumo, introdotti all’inizio dell’estate e inclusi al momento solo in una manciata di mini-laptop da 11,6″. Uno dei primi ad adottare questa piattaforma è stata proprio Acer su questi Aspire One 756, che a conti fatti risultano il miglior compromesso tra portabilità, prezzo e prestazioni nel campo dei 12″.

Un compromesso che però si paga sotto altri fronti. Se da un lato abbiamo un netbook con prestazioni da notebook racchiuso in un bel package sottile e relativamente leggero (poco meno di 1,4Kg), dall’altro lo paghiamo con un’autonomia ridotta, sistemi di input non al top del comfort e per qualcuno, un uso eccessivo di rivestimenti glossy tra schermo e cornice.

L’Aspire One 756 è disponibile in Italia con prezzi online a partire da circa 320€ per i modelli con Pentium 967 da 1,3GHz e 2GB di RAM, oppure circa 350€ per la variante con Celeron 877 da 1,40GHz e 4GB di RAM.

Pro:

  • il migliore rapporto prezzo-prestazioni tra i netbook da 12″
  • buone prestazioni: la CPU Sandy Bridge di derivazione i3 si fa sentire
  • scocca sottile
  • design minimale che imita prodotti di fascia più alta

Contro:

  • tasti a corsa ridotta
  • schermo e cornice glossy
  • autonomia ridotta: i 17W del Celeron e la batteria da 4 celle offrono poca autonomia
  • altoparlanti di bassa qualità

Acer Aspire One 756 – galleria immagini

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