AGCOM: rapporto sulle telecomunicazioni in Italia

L'ultimo trimestrale AGCOM racconta le telecomunicazioni in Italia: accessi diretti a rete fissa o larga crescono poco, mentre crescono H3G e banda mobile.
AGCOM: rapporto sulle telecomunicazioni in Italia
L'ultimo trimestrale AGCOM racconta le telecomunicazioni in Italia: accessi diretti a rete fissa o larga crescono poco, mentre crescono H3G e banda mobile.

Una situazione stabile, ma con qualche scossone avanti e indietro. L’ultimo report trimestrale dell’AGCOM – l’Autorità Garante per le Comunicazioni – dipinge un affresco in chiaroscuro della situazione italiana: stabile per quanto riguarda le reti fisse e in crescita su quelle mobili. Il boom è per gli operatori virtuali.

L’osservatorio per le telecomunicazioni ha pubblicato un report aggiornato al 31 dicembre 2011 che analizza otto parametri: il totale degli accessi diretti alla rete; i nuovi entranti; gli accessi retail a banda larga; la consistenza delle linee mobili e le loro tipologie; la banda larga mobile; gli operatori mobili virtuali e infine la portabilità del numero nella telefonia mobile.

Ciascuna di queste voci registra parte di un andamento altalenante. Nelle prime emerge con molta chiarezza la perdita di quote di mercato di Telecom Italia a favore di Wind (in particolare), Vodafone e altre compagnie. Per la prima volta, infatti, la fetta scende sotto il 70%, complice la riduzione complessiva di 400 mila linee fisse quale risultato di una crescita degli operatori alternativi, per circa 300 mila linee, e di una flessione complessiva attorno ai 700 mila accessi per Telecom. Nonostante questo dato, i nuovi entranti in questo tipo di accessi sono aumentati dopo la flessione dei mesi precedenti, con Wind che si prende da sola il 38,5%.

Sulla banda larga il discorso cambia: negli ultimi dodici mesi la crescita degli accessi a questo tipo di connessione è stata intorno alle 400 mila unità, superando i 13,4 milioni a fine dicembre. Anche in questo caso, alla leggera flessione di Telecom corrisponde l’aumento, non vertiginoso, di altri operatori. La buona notizia per gli utenti è che aumenta la velocità media della connessione, ma non abbastanza rispetto alla media europea.

Tra i dati prevedibili, la crescita delle sim complessive. Vanno forte quelle in abbonamento e l’utenza affari (probabilmente legata all’esplosione delle partite iva in Italia) è cresciuta del 45%. La banda larga mobile è inoltre una realtà in espansione: il traffico dati è aumentato del 53% e nell’ultimo trimestre dell’anno, le sim che hanno effettuato traffico dati hanno superato i 19 milioni (+13,6% rispetto al corrispondente valore del 2010), mentre le “connect card” dedicate (le chiavette) sfiorano una consistenza di 6,2 milioni (+12,2%).

Il dato però più notevole del rapporto AGCOM è senza dubbio quello degli operatori virtuali: ben 600 mila utenze in più nell’ultimo anno. Questo è il regno, per ora, di Poste Italiane, che con il binomio telefonia mobile / servizi postali ha conquistato metà dell’intero mercato. E anche sulla portabilità del numero, questi operatori – che non sono titolari di reti ma si limitano a gestire la distribuzione – hanno registrato un saldo attivo di un milione di linee.

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