Altavista cambia il sito

Altavista ha cambiato il sito per favorire le ricerche degli utenti. Una nuova homepage, un nuovo logo, ricerche migliorate ma niente più.
Altavista ha cambiato il sito per favorire le ricerche degli utenti. Una nuova homepage, un nuovo logo, ricerche migliorate ma niente più.

Dallo scorso 12 novembre Altavista non è più lo stesso. Lo storico
motore di ricerca ha cambiato strategia mostrandosi con un nuovo logo,
una nuova homepage e nuovi servizi per gli utenti e di aggiornamento
del motore. La strategia è chiara: recuperare il terreno perduto nei
confronti di altri motori di ricerca, Google per primo, passando da una
forma ibrida motore di ricerca / portale alla forma più specialistica
di solo motore di ricerca. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e
non è dei più esaltanti.

L’Homepage è rinnovata ma conserva ancora una struttura
poco chiara sia dal punto di vista del design sia dal punto di vista
dei contenuti. Sono stati accorpati alcuni servizi e razionalizzate
alcune informazioni ma la sensazione di trovarsi di fronte ad un bazaar
di offerte, senza mai poter sapere quali sono i servizi di Altavista e
quali gli sponsor rimane fortissima.

La presenza massiccia di sponsor e di contenuti non attinenti
è forse la maggiore pecca di Altavista. Altavista ha dichiarato di aver
eliminato «la pubblicità intrusiva» e in parte è vero: via le pop-up da
tutte le pagine del motore. Ma basta andare sull’Homepage italiana per
scovare risorse e collegamenti che nulla hanno a che fare con le
ricerche: i servizi promozionali (Viaggi, Shopping ecc.) che si
appoggiano a siti esterni e le “risorse” che non sono altro che link
verso contenuti di altri siti (“Amplia il tuo business” riporta a
Coralis, “Professioni web” rimanda invece a Cepu).

L’Homepage è stata liberata da banner ma sulle ricerche i
banner sono diventati ben 3 (uno in alto, uno in basso e un banner di
tipo skyscraper a lato). La pubblicità invade anche i risultati

delle ricerche, uno strumento che viene utilizzato da molti altri motori
tra cui anche Google. Ma se in Google le offerte promozionali sono
contrassegnate da uno sfondo diverso, su Altavista invece la promozione
viene segnalata solamente da una semplice dicitura “sponsor” posta in
altro, prima del link.

E veniamo alle ricerche. Altavista ha rinnovato il
motore di ricerca promettendo ricerche più approfondite e veloci. Gli
spider di Altavista indicizzeranno con più regolarità il Web mantenendo
più aggiornato l’indice. Un nuovo servizio chiamato “Prisma” permette
di rendere più precise le ricerche e il formato PDF è stato aggiunto
tra i formati accettati dallo spider. Non solo: Altavista ha introdotto
alcune limitazioni per combattere lo spam e fornire risultati più
esatti. Il 50% delle pagine più “rilevanti” verrà aggiornato
giornalmente.

Molte di queste novità hanno reso Altavista molto più utile:
le ricerche sono molto più fresche e pertinenti e il database è
cresciuto. Tuttavia per poter entrare in un mercato dominato da un
“mostro” come Google la strada da percorrere è ancora lunga. Google,
alla resa dei conti, fa tutto quello che fa Altavista, ma meglio. E
quando Google non basta (ad esempio, relativamente all’indicizzazione
di pagine dinamiche) c’è Alltheweb che ne è un valido sostituto.

Compariamo il numero di pagine indicizzate dai vari motori di
ricerca. Abbiamo fatto una prova con lo strumento “Search Engine
saturation” di Marketleap.com
che permette di verificare il numero di pagine presenti sui sui motori
di ricerca per un singolo sito. Abbiamo scelto tre siti: uno
parzialmente dinamico e parzialmente statico (HTML.it), uno interamente
statico (Repubblica.it), uno interamente dinamico (FREEASP.HTML.it) in
modo da avere anche la percezione della capacità di indicizzare pagine dinamiche.

AllTheweb Google Altavista
HTML.it 89.279 28.600 241
Repubblica.it 82.237 78.300 25.369
FREEASP.html.it 1.716 112 0
Numero di pagine nel database del motore di ricerca. Fonte: Marketleap.com

Una svolta, anche se
parziale, c’è comunque stata. Molto sembra tuttavia essere indirizzato
ad un mutamento d’immagine che non basta da solo a rivalutare quello
che un tempo era il “re” dei motori di ricerca. Le statistiche
di Nielsen/Netrating e Searchenginewatch per il mese di ottobre 2002
danno Altavista al nono posto tra i motori più utilizzati: su 100
ricerche, solo 4 vengono sono fatte su Altavista. Nel Web italiano,
sempre per ottobre 2002, la property Altavista è al sedicesimo posto
nella classifica generale dei siti più visitati, dietro comunque
Google, Virgilio, Arianna e Yahoo. A ottobre 2001 era dodicesima.

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